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Paventando solenni ombre, qualcuno Chiamasti, che de’ folli, ultimi baci Ti coprisse e de l’ultime, tenaci, Avide strette....

Ernesta rispondeva ai baci, alle parole no; pensava; un mondo di fantasie meste o gioconde le si schiudeva dinanzi; e se staccava l'occhio da quegli incerti fantasmi dell'avvenire, l'aspettavano altri fantasmi, gi

Ma non v'erano litigi d'innamorati tra Nino e Valeria. Dal cuore affannato di lei l'amore materno aveva scacciato ogni altro sentimento; e un solo pensiero la possedeva: il pensiero di proteggere Nancy, di tener Nancy lontana dal lieve alito di Edith, dai teneri baci di Edith!

suggello d’infamia, lo stigma impresser di ferrei staffili, di punte infocate, di sputi villani, di baci più vili dei colpi....

Qui, in mezzo al mento, ci è una fossetta, proseguiva il cieco, ed ora che ridi ce ne sono altre due sulle guance; quante volte le avrei colmate di baci se avessi avuto giudizio! E le colmava ora. Ma a quelle baldanze, a quegli impeti, a quei guizzi di felicit

Molti dicono che gli sguardi, i baci, le parole oscene, i contatti impudichi in un luogo sacro, ancorchè non v'abbia pericolo di polluzione, implicano la malizia del sacrilegio , tanto pel rispetto dovuto a Dio, quanto pel pericolo di polluzione, che può sempre sorgere.

Agli amici non più strette di mano, non più baci di addio o di ben arrivato; non si sapeva mai quel che costoro potevano portar addosso, senza loro colpa! E che scene con la sua amica, alla quale una sera aveva annunziato: Da oggi in poi, niente baci, niente carezze! Niente! Non voglio infettarti di microbi, esserne infettato! Ah, tu non sai! È terribile.

E dire che era lui, lui che avrebbe dovuto sposarla! Era stato amato da quella donna! Cento volte essa gli aveva ripetuto: Ti amo, ti amo, ti amo!... E l'aveva baciata mille volte su quei capelli biondi, su quegli occhi perfidi, infami!... L'aveva divorata, divorata di baci, quella bocca ironica, sprezzante! Ma era vero?

In quelle lunghe ore di riposo, Silvia volava con la fantasia ai paesi immaginarii, sprecandovi tutta la forza accumulata nel suo lungo periodo d'inerzia. Ecco il bambino, bello, vivo, sangue del suo sangue, cuore del suo cuore; gli occhietti neri luccicano nel bianco visino, le labbruccie spruzzate di rosso chieggono i baci. Eccolo nudo e ridente davanti alla fiamma del camino, agitando le gambette, contento del calore e cercando mordere il suo piedino di angelo. Ma è possibile? Questa cosetta rosea, graziosa, quest'animuccia che ancora rammenta le voci del paradiso, è suo figlio, suo, suo, suo? Egli dice la prima parola, il caro adorato vuole la mamm

Chi sa che bravure faremo l'anno venturo!... Oggi intanto la giornata è in onore di Bebè... Andremo stamattina a spasso a piedi... Andremo più tardi in carrozza... col vestito nuovo che ha mandato la nonna... E noi che cosa abbiamo mandato alla nonna? Baci. Non era troppo grande quel vestito? chiese Varedo.