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Essa si era messa con la testolina appoggiata sulle palme della mano, e mi pareva che le sue labbra mormorassero: «Cattivo, non vi accorgete che da tanti giorni vi guardoCertamente pensai è una cameriera, una sartina, una ballerina, io non so bene. Ma qualcosa di volgare deve essere per fissarmi con tanta insistenza. Risposi tuttavia al saluto.

I primi ad entrar nel palco, dal quale cadeva la pioggia di sangue, videro un uomo con la testa tutta sfracellata, appoggiata al davanzale del palco e il cui corpo si era ripiegato nell'angustia dello spazio, cadendo, dopo la spaventevole ferita. Le persone entrate proferivano grida di orrore.

Era molto chiaro ancora, ma sotto le acacie l'ombra cresceva di minuto in minuto; la testa di Alessio appoggiata contro il mio braccio, restava al buio; quella di mio cugino invece prendeva luce da una radura dei rami ed era così immobile e bianca nel riflesso lunare che sembrava una statua. Aveva il profilo duro, l'occhiaia profonda, il mento fortemente disegnato degli uomini in cui predomina la volont

E si mescolarono a quello schiamazzo spaventevole le apostrofi più insultanti, le più feroci invettive, delle risate scroscianti, delle frasi impure e minacciose. Intanto la scala de' dormitorii seguitava a rifornire il cortile: ora, più lentamente, scendevano le anziane, orribili megere, discinte, qualcuna scalza perfino, qualcuna appoggiata a un bastone. Vi fu un momento di silenzio.

Giana s’è appoggiata a una spalliera, nella sua attitudine consueta, col mento sul dorso della mano; e sembra tesa a spiarlo da’ suoi lunghi occhi di bautta. Come un’arme a un sol taglio, la sua voce ha da una sola banda un sottilissimo filo di derisione. Giana. Voi siete dunque uno che sa leggere anche in un’anima di vergine? O meraviglia!

E annunziò: La signora è chiamata al telefono Chi è? chiese Nicla, scuotendosi. Il signore. Aspettami! disse Nicla a Bruno. Bruno aspettò con la fronte appoggiata ai cristalli d'una finestra, pensoso, come quando, piccino, soffiava sui vetri e disegnava pupazzi col dito nel velo del fiato. Nicla tornò. È mio marito, disse, che mi avverte che verr

Se Clelia avesse potuto vedermi in quel momento avrebbe avuto paura di me io stesso ne aveva. Inorridito da quel dubbio fatale sollevai la testa di Clelia che si era appoggiata sulle mie ginocchia, e respinsi il suo corpo che cadde abbandonato sul divano.

La mattina del quarto giorno, mentre era in maniche di camicia su d'una scala di legno appoggiata alla parete, gli fu portata da Giaume una lettera. Gi

Massimo, il povero zio Massimo, rimase sotto il peso dell'oltraggio, tutto tremante, colla testa appoggiata ai palmi. Improvvisamente gli parve che il cielo si rannuvolasse: ma capì che un pugno di lacrime gli faceva gli occhi grossi.

Egli occupava ancora il suo posto, era rimasto nella posizione di prima colla guancia appoggiata alla mano; ma il suo volto coloritosi improvvisamente di un rossore vivace, era tornato in un istante di una pallidezza cadaverica. Non era difficile accorgersi che egli soffriva, che s'era avveduto degli sguardi curiosi e quasi reprensivi di cui era fatto oggetto, e che non era rimasto immobile al suo posto che per dissimulare la sua commozione, e per non accusare in certo modo quella specie di complicit