United States or Bulgaria ? Vote for the TOP Country of the Week !


No, s'affrettò a dire il beduino che non si fidava di quel guerriero ancora devoto al Profeta. È un sceicco che tu devi conoscere. E si chiama? Abù-el-Nèmr. Lo sceicco digrignò i denti come una iena. Ah! maledetto nubiano! esclamò egli con rabbia. Vorrebbe forse immischiarsi nelle nostre faccende? Che non ci si provi nemmeno.

Omar aveva rapidamente puntato il fucile verso di lui. Ah! cane d'un ribelle! esclamò il negro. L'almea con un brusco gesto abbassò l'arma, poi traendo una pistola e posando la fredda canna sulla fronte del ferito gli disse con calma glaciale: Abù-el-Nèmr, tu sei in nostra mano.

Fathma, affranta, si sdraiò sul ponte e non tardò ad addormentarsi, malgrado i ruggiti e gli scrosci di risa dei leoni e delle jene che vagolavano sulle boscose rive del fiume. CAPITOLO IX. Lo scièk Abù-el-Nèmr. Erano le quattro del mattino quando Fathma si svegliò.

Atterrati, legati, percossi a sangue, colle vesti a brandelli, i due disgraziati, malgrado le disperate loro grida e i loro contorcimenti furono trascinati sul rogo e legati saldamente al tronco della palma. Fathma gettò un grido d'angoscia. Aiuto Abù-el-Nèmr! Aiuto! urlò ella.

A morte gli assassini dello scièk. Ad un cenno del guerriero d'alta statura, che pareva fosse il sotto-capo, gl'insorti sollevarono con infinite precauzioni lo scièk che era sempre svenuto. Portatelo al tugul che trovasi in capo a questo sentiero, diss'egli, e voialtri accendete un bel fuoco e quando Abù-el-Nèmr ritorner

Abù-el-Nèmr e i suoi guerrieri non si diedero la cura d'inseguirli, e si fermarono presso Abd-el-Kerim; i fuggiaschi invece proseguirono la vertiginosa loro fuga, battendo l'una dietro l'altra sei o sette strade. Non si arrestarono che sotto le mura della citt

Lo scièk Abù-el-Nèmr era improvvisamente apparso sul sentiero, portato a braccia da quattro guerrieri, I ribelli, nello scorgerlo col volto contraffatto dall'ira, e nell'udire quelle parole, si erano arrestati come pietrificati, guardando con occhi smarriti ora il loro capo e ora i due prigionieri che tendevano le braccia verso il salvatore.

Mi narrò che lo aveva dato in mano ad un uomo che aveva molto insistito per averlo. In mano ad un uomo? -. Era un bianco quell'uomo? chiese il negro con viva emozione. No, un beduino. Respiro, Abù-el-Nèmr. Avevo paura che fosse. Chi mai? Forse il rivale di Abd-el-Kerim? Appunto credevo che fosse il greco Notis. Ma quale interesse poteva avere quel beduino per averlo in sua mano?

Lo scièk e il suo compagno si guardarono in faccia tirando nel medesimo tempo le scimitarre. Oh! oh! esclamò Abù-el-Nèmr. Lassù c'è qualcuno. Aspetta un po' canaglia che ti acconcierò io come si deve.

Il comando venne immediatamente eseguito. Lo scièk Abù-el-Nèmr fu collocato su di una specie di barella formata con lancie incrociate e gli altri si misero a schiantare alberi o raccogliere legne morte, formando una catasta colossale attorno ad una palma isolata. Il supplizio spaventevole s'avvicinava. Omar e Fathma, vedendo che ormai ogni speranza era perduta, tentarono salvarsi colla fuga.