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Quivi si vive e gode del tesoro che s’acquistò piangendo ne lo essilio di Babillòn, ove si lasciò l’oro. Quivi trïunfa, sotto l’alto Filio di Dio e di Maria, di sua vittoria, e con l’antico e col novo concilio, colui che tien le chiavi di tal gloria. Paradiso · Canto XXIV «O sodalizio eletto a la gran cena del benedetto Agnello, il qual vi ciba , che la vostra voglia è sempre piena,

Tanto dice di farmi sua compagna, che io saro` la` dove fia Beatrice; quivi convien che sanza lui rimagna. Virgilio e` questi che cosi` mi dice>>, e addita'lo; <<e quest'altro e` quell'ombra per cui scosse dianzi ogne pendice lo vostro regno, che da se' lo sgombra>>. Purgatorio: Canto XXIV

E come non sentirsi rimescolare al passaggio di una che, tutta polvere e manteca, sfacciatamente invita un giovinotto a farle compagnia nel passeggio, mentre altri zerbinotti la colmano dei complimenti più leziosi?⁵⁰⁶. ⁵⁰⁶ Meli, Poesie: odi IX, XXIV, e pp. 372-74.

Comincia il XXIV Capitolo In quella parte del giovinetto anno Ch'el sole i crin sotto l'acquario tempra E gi

Tanto dice di farmi sua compagna, che io saro` la` dove fia Beatrice; quivi convien che sanza lui rimagna. Virgilio e` questi che cosi` mi dice>>, e addita'lo; <<e quest'altro e` quell'ombra per cui scosse dianzi ogne pendice lo vostro regno, che da se' lo sgombra>>. Purgatorio: Canto XXIV

Inferno: Canto XXIV In quella parte del giovanetto anno che 'l sole i crin sotto l'Aquario tempra e gia` le notti al mezzo di` sen vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura a la sua penna tempra, lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca,

Quivi si vive e gode del tesoro che s’acquistò piangendo ne lo essilio di Babillòn, ove si lasciò l’oro. Quivi trïunfa, sotto l’alto Filio di Dio e di Maria, di sua vittoria, e con l’antico e col novo concilio, colui che tien le chiavi di tal gloria. Paradiso · Canto XXIV «O sodalizio eletto a la gran cena del benedetto Agnello, il qual vi ciba , che la vostra voglia è sempre piena,

Quivi si vive e gode del tesoro che s'acquisto` piangendo ne lo essilio di Babillon, ove si lascio` l'oro. Quivi triunfa, sotto l'alto Filio di Dio e di Maria, di sua vittoria, e con l'antico e col novo concilio, colui che tien le chiavi di tal gloria. Paradiso: Canto XXIV <<O sodalizio eletto a la gran cena del benedetto Agnello, il qual vi ciba si`, che la vostra voglia e` sempre piena,

Quivi si vive e gode del tesoro che s'acquisto` piangendo ne lo essilio di Babillon, ove si lascio` l'oro. Quivi triunfa, sotto l'alto Filio di Dio e di Maria, di sua vittoria, e con l'antico e col novo concilio, colui che tien le chiavi di tal gloria. Paradiso: Canto XXIV <<O sodalizio eletto a la gran cena del benedetto Agnello, il qual vi ciba si`, che la vostra voglia e` sempre piena,

Così ragiona ingannatore e geme, E di lagrime finte inonda il viso, E poscia batte ambe le palme insieme E nel gran cavalier tien l'occhio fiso. Egli ascoltando le querele estreme E de la terra il non temuto avviso, Alquanto i suoi pensier seco raccoglie Non certo a pieno, indi la lingua scioglie: XXIV Donna, se 'l tuo parlar per me s'intende, Rodi è caduta a terra; ascolto il vero?