United States or Taiwan ? Vote for the TOP Country of the Week !


E cosí s'alcuno sará debitore di scudi 107 overo 108 d'oro in oro, per conto di un contratto giá fatto anni 30 o 40, e vorrá pagare il debito con scudi delli correnti nominati «dalla balla», sará necessario pagarlo con tanti di questi, ch'in essi vi siano once undeci di pur'oro; e ciò perché a tal tempo in detti scudi 107 o 108, quali erano una libra di scudi, vi erano once 11 di dett'oro puro, e con l'ordine che nella detta settima utilitade diffusamente si tratta.

LAMPRIDIO. Per dirti la veritá, non avendomi detto la cagione m'hai posto l'animo non so come in suspetto. GIULIO. Vuoi tu attristarti del male prima che sia? LAMPRIDIO. Par che l'animo se l'indovini. GIULIO. Forse è per ritornarne a Salerno di corto e vorrá ella istessa darti la nuova della sua venuta e risparmiarti questa fatica.

La mia providenzia non mancará mai, a chi la vorrá ricevere, in quegli che perfectamente sperano in me. E chi spera in me, bussa e chiama in veritá, non solamente con la parola, ma con affecto e col lume della sanctissima fede, gustaranno me nella providenzia mia; ma non coloro che solamente bussano e suonano col suono della parola, chiamandomi: Signore, Signore!

E se si vorrá anco sapere quanto di fino sia in una sola moneta d'argento, e ad una per una di quelle che di nuovo si faranno, over delle giá fatte che si tasseranno, ciò facilmente dal loro valore si potrá conoscere in questo modo, cioè: se la moneta valerá soldi cinque, in essa si troverá essere un denaro di fino argento; e se valerá soldi tre, vi saranno grani 14-2/5 di detto argento; e se valerá denari 3, in essa sará grano 1-1/5 del suddetto argento; e se valerá denaro 1-1/2, in essa saranno 3/5 di grano di esso argento; e se valerá lire tre, in essa saranno denari 12 a peso di detto argento fino; ed il simile sará delle altre monete di maggiori o minori valori.

Ma colui, il quale vorrá piú sottilmente con l'acume de lo intelletto considerare la cagione de tutte l'umane miserie, non potrá certamente ritrovar alcuna altra che la sciocchezza e la súbita ed empia credenza aúta da li nostri primi parenti al velenato e mendacissimo serpente.

E, se la sorte mia buona vorrá ch'io giunga, come spero, a perfetto fine di questo mio amore, non che felice, ma con la istessa felicitá non cangiarei el stato e 'l grado mio. Solo un pensiero è quello che m'afflige: ch'ho inteso, aimè! che quel porco, poltrone, ignorantaccio di quel pedante suo vicino la vole per moglie e senza dote.

E a questa girandola, che bisognaria che mai finisse, contradice l'altra ragione da lui addotta della estrazione di denari in contanti per fuora Regno, per il cambio alto che vi è, per la medesima ragione del guadagno, tanto a rispetto delle mercanzie che si portano in Regno da fuora, quanto a rispetto del guadagno che, secondo lui, vi è nella estrazione di contanti, per farli dopo ritornare per cambio, per guadagnarvi in meno d'un mese piú di diece per cento: se dunque questa ragione è vera, colui che ha pagato il cambio vorrá li denari suoi in contanti per fare il detto guadagno cosí certo.

Non sappiamo se alla fine dell'opera il signor Bouterweck vorrá ampliare con qualche supplimento questa sua rivista. Il tener dietro di passo in passo a codesta rivista non è intendimento nostro, lo comporterebbero forse i nostri lettori. Ne riporteremmo volentieri alcuni squarci tolti qua e ; ma come decidere la scelta in mezzo ai tanti che meriterebbero la preferenza?

E' quai valori cosí proposti non dovranno mai piú, per cagione alcuna, esser mossi ed alterati da questa terminata forma e regola, per le ragioni annotate in molti luoghi del Discorso, ed in particolare nel capitolo XXIX, se si vorrá ch'essi preciosi metalli possano, com'ho detto, esser giustamente compartiti da tutti li zechieri e contisti di zeche ed altri con i debiti mezi, cioè saggi, bilance e conti loro, nel far monete di varie sorti; essendo detti numeri e valori con ogni perfezione a ciò veramente proporzionati, come si mostra nel capitolo XXXIII; col mezo de' quali da essi contisti non si faranno mai intervenire rotti alcuni nelle leghe di esse monete, e nel tassare anco tutte le monete finora fatte dovranno servare l'ordine istesso, come nel capitolo XIV. Onde ne succederá che tutti li conti, che poi si faranno tra essi oro ed argento, tanto i giá coniati quanto quelli che per l'avenire saranno in monete ridotti, si troveranno per sempre confronti e giusti, per causa del puro e del fino che si troverá essere proporzionato, cosí in qualunque sorte di monete come anco in ciascuna di esse monete.

L'altro giudicio ultimo è inverso del proximo suo, unde spesse volte n'esce molto male; ché il misero uomo non cognosce , e vuolsi ponere a cognoscere il cuore e l'affecto della creatura che ha in ragione, e, per una operazione che vedrá o parola che oda, vorrá giudicare l'affecto del cuore. Ma e' servi miei sempre giudicano in bene, perché sonno fondati in me, sommo Bene.