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Trovo opportuno di premettere alcuni brevi comenti al racconto L'Immorale, oggi per la prima volta publicato in volume. Lo studio psicologico che ò inteso di svolgere, è per la sua indole non volgare quello che più specialmente m'

Mentre sta attendendo ad un nuovo romanzo sociale la Sperani si ricorda ai lettori con un volume di novelle, Eterno Inganno.

Nella prefazione all'edizione terza di Losanna 1846, ho esposto come mi venisse scritto questo volume ad uso di un'enciclopedia, quali aiuti e difficoltá vi avessi, quali opposizioni io prevedessi dall'opinione di quei tempi; tutti que' particolari insomma, che sono o paiono necessari a dirsi, al momento di una pubblicazione.

Così dicendo le squadernai sotto gli occhi il volume, avendo essa le mani impacciate e non amando io che quelle mani, per quanto gentili, battezzassero il mio poeta, pagano nella vita e nell'arte; e gi

Questa storia dei processi innanzi i Tribunali di guerra meriterebbe essa sola un volume tali e tanti sono gli episodî drammatici, e le iniquit

Yves sarebbe venuta sola perchè il marito aveva passato una cattiva notte ed era rimasto a letto. Venne infatti sola, qualche eterno minuto dopo le cinque. Aveva un elegante costume celeste, con pizzi neri al collo o al seno, collana e pendenti di monetine romane d'oro. Il collo non m'era parso mai tanto puro di forma e di candore, il viso tanto delicato. Teneva in mano il volume di Leopardi.

A questa ultima ridicola asserzione risponde il mio volume Vigilie italiche, Breviarî intellettuali, N. 99.

Terza edizione. Un elegantissimo volume con copertina disegnata dall'illustre pittore L. Conconi L. 2.

Questo volume può dirsi il più denso di avventure amorose che la libera penna di Giacomo Casanova abbia tracciato, giacchè in esso egli descrive l’epoca più movimentata della sua vita e più dedita alle conquiste galanti: la gioventù.

¹⁰ Vedi in questo volume il cap. sulla Giustizia; e nel precedente il cap. Scenate funebri simili, ma con particolari più strani, si perpetravano prima, a mezza Quaresima, nella Piazza di Ballarò segandosi il fantoccio di una megera mostruosa, fetida.