United States or Seychelles ? Vote for the TOP Country of the Week !


«Volevamo dare con una lezione violenta a voi cocciuti professori medioevali d'arte guerresca, un brillante spettacolo d'Italianit

Attraversata una lunga petraia, giungemmo sul grande nevato che, in forma di una striscia orizzontale, facendosi però ripida più sopra (verso nord), fiancheggia il monte ad ovest. Volevamo guadagnare l'estremit

Nessuno s'aspetta ch'io dica i concerti presi, i provvedimenti, gli ostacoli superati. Il fatto ha provato, credo, che anche sotto gli occhî di un Governo ostile, volendo si può; e noi volevamo, e volevano davvero gli uomini che ci secondavano. E quanto ai modi tenuti, ai preparativi fatti, perchè una prima vittoria fosse veramente la scintilla che d

Talvolta, dall'alto delle colline, guardavamo l'Oceano gonfiare progressivamente il suo profilo mostruoso, come un'immensa balena che si spingesse innanzi su un milione di pinne. E fummo noi che lo guidammo così fino alla catena dell'Imalaia, aprendo, come un ventaglio, il formicolìo delle orde in fuga che volevamo schiacciare contro i fianchi del Gorisankar.

Ma lasciamo l’algebra del cuore in disparte. Perchè parlavamo noi del tempo? Volevamo chiedergli cinque anni, da farli trascorrere in un batter d’ali, per comodo del nostro racconto. Ed ecco, i cinque anni sono passati, mie belle lettrici, e quel che più monta, senza mescolare un filo d’argento nei vostri capegli, senza scavarvi una ruga traditora alle tempie.

Infine, coi capelli neri, potenti di attrazione, ella risvegliava l'imagine di una donna orientale, e ancòra molte imagini di obliosa mollezza in qualche stupendo gineceo. Come si sta bene, qui! riprese, guardandosi in giro. Noi volevamo partir dopo i bagni, ma il dottor Noli.... Certo, esclamò il Lascaris vivamente. Sarebbe pericoloso ricondurre la signorina a Milano durante l'inverno.

Povero signor Bardi! Era invecchiato, molto stanco, e una lenta malattia viscerale gli minava la salute. Mia madre ed io gli volevamo bene per la sua onest

Alle otto venne il carceriere a domandarci se volevamo qualche cosa. Quasi tutti gli domandarono se non era tempo di liberarci. Ci disse di fare presto, che lui aveva tre camerotti zeppi di gente che aveva fame. Allora fu una gara, e il carceriere dovette pregarli di andare adagio. Chi comandava del caffè e dei sigari, chi del pane e salame e chi una frittura di fegato col limone.

Ci domandarono se volevamo cavarcela con qualche cosa di asciutto in cella o se preferivamo di andare alla sezione dei carabinieri con loro. Io non esitai un minuto a votare per l'uscita. L'idea di muovermi e di respirare l'aria libera mi metteva gli aghi nelle gambe. L'indugio di un attimo mi diventava un supplizio. Mi faceva salire le fiamme alla faccia e mi dava l'impressione che soffocavo.

Avviandoci questa volta alla Cima Grande, la guida Pompanin ed io, non avevamo alcuna idea bellicosa; volevamo fare una semplice passeggiata, a scopo essenzialmente fotografico.