United States or Algeria ? Vote for the TOP Country of the Week !


E la tranquilla visïon le arride D’una stanza ove cuce Essa cantando, mentre il bimbo ride Del foco a l’area luce: Imbianca i vetri l’ultima carezza Del giorno in agonia, E al nido porta l’alitante brezza Le voci de la via.... .... Stride una squilla: al dormitorio austero S’affaccia e ghigna l’alba.

4.° Elogio funebre letto dall'illustre signor Vincenzo Sartini, professore di filosofia al R. Liceo di Lucca. 5.° Assoluzione a quattro voci ed orchestra, composta dallo stesso Pacini.

L'allegria si riaccese colle paste e coi bicchieri in mano, meno fragorosa e più intima: fuori, sul prato, per ordine del fattore si era tratta dalla rimessa una piccola botte di vino pei contadini, perchè la vuotassero. Il chiasso non era più che un rombo, nel quale le voci si perdevano.

E altre voci rotte, che molto volevan dire, gli uscivan di bocca: Il mio nome.... la mia spada... sangue italiano... giura, o mio figlio! Povero padre! Esclamò con ferma voce il giovine; so che cosa volete dire e vi giuro.... Basta, disse Vittore.

Prima che facesse qualsiasi movimento, udì in quel bisbiglìo di voci, che gi

Udivasi fra ciò un accordo di voci, ma fioco, lontano come uscisse di sotterra, intonare una lugubre melodia; dietro al cui suono Buonvicino arrivò nella chiesa.

Un tale fenomeno può essere constatato da chiunque si dia la pena di studiare siffatti animali nelle loro espansioni intermittenti. Quando io sento elevarsi dalla terra un intollerabile frastuono di voci asinesche, l'anima mia si apre alla gioia come all'annunzio di faustissimo evento.

Non voci, non tumulti il giorno porta: V’è un silenzio sinistro e disperato. Qual mai, qual mai fatidica bandiera Sventola al Sol?...

Alle guardie si rizzavano i capelli di sotto alla celata. L'ora tarda, il luogo tetro e remoto, la scarsa luce, e tali orrendi voci li empivano di sgomento e di stranissime ubbie... Ma le voci continuavano... Cala giù con me boja... giù, giù! Qui, demonio, stringilo qui... demonio, demonio!... Ahi... le mie carni... ahi, ahi!...

La strada pulsante, coperta di folla, annegata in un fragore interminabile che sale, irrompe nelle case, con le voci rauche imperiose delle automobili o il rimbombo sordo di grossi orrendi veicoli, sembra eccitarla quasi fosse diffusa nell'aria un'essenza di febbre che le penetra per tutti i pori. La contessa non vorrebbe riposare per non perdere un'ora; anche dall'albergo guarda di tratto in tratto le luci fantastiche che trapelano di l