verr

E contenta vieppiù me ne strappai, Perchè i tuoi sensi mi fur noti appieno: Seppi che da tal madre io germogliai, In cui fortezza mai non verr

Silvio Pellico - Poesie inedite vol. I

Non finì il pensiero. Lo sigaro s'era acceso, ed egli fumava coll'intima delizia d'un esperto. Non verr

Memini - Mia: Romanzo

Verr

Federico De Roberto - Documenti Umani

No, no, mai! disse con fermezza Damiano. Se verr

Giulio Carcano - Damiano: Storia di una povera famiglia

Dammi retta per farmi piacere. Veramente stasera ci trovo un gusto diverso... Ma bada che se poi il sonno mi fugge... Senti; se il sonno non verr

Vittorio Bersezio - La testa della vipera

Ella arrossì molto, rammentandosi in qual modo lo aveva ricevuto. Tentò sorridere, e rispose a quei cordiali saluti il meglio che seppe. Ella verr

Virginia Mulazzi - La pergamena distrutta: Romanzo del secolo XVI

Che importa? Egli verr

Matilde Serao - Fior di passione

Verr

Virginia Treves - Piccoli eroi: Libro per i ragazzi

Bonello, forse domani, o solo col tradimento, o violentissimo con cento armati, verr

Ambrogio Bazzero - Ugo: Scene del secolo X

La tenerezza dell'on. Crispi per gl'imputati in quella occasione fu appresa come un prodigio incredibile; che dire poi del suo delicatissimo riserbo di non voler leggere i molti altri documenti più importanti, dopo che ne aveva letti due, che riteneva i più gravi, e che erano falsi? Che dire di un riserbo che... dura tutt'ora, quando i processi sono finiti e la pubblicazione dei documenti, che dovranno meravigliare la Camera, potrebbe essere fatta senza pericolo per gl'imputati, che per dodici, per sedici, per diciotto anni sono al sicuro... nelle sinistre celle dei varî penitenziari d'Italia? Ed è da sperarsi, che l'on. Crispi li verr

Napoleone Colajanni - Gli avvenimenti di Sicila e le loro cause