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Affermano quegli scrittori che la Tana fosse il più antico emporeo delle merci asiatiche, ma il Foscarini dimostrava che i porti della Siria e dell'Egitto mantennero il traffico delle Indie qualche secolo prima di quelli del mar Nero, dove le strepitose vittorie di Gengiskan e la distruzione dell'impero crociato condussero il commercio dell'Asia; e Marco Polo assicura che ai suoi tempi pervenivano principalmente ad Ajazzo le merci dell'oriente, e vi si cambiavano con quelle dell'occidente recate dalle navi veneziane e genovesi, e destinate al gran mercato di Tauris.

Ma il peggior lavoro da Sisifo in questa decadenza delle armi veneziane si era per certo quello di resistere alle continue insidie che si tendevano al Deposito intangibile, di cui il magistrato all'artiglieria era responsabile coma prima autorit

Maschere di diverse sorta da trasvestirsi; et altre cose straordinarie che non siano state qui portate o poste in uso, siano di che prezzo si voglia. Et così eseguirete. col sigillo reale. Le monete veneziane erano accettate dai Persiani, come dai Mongoli, Tartari, Arabi ed Indiani.

Le strade poi mi apparivano strette in un modo straordinario. Abituato alle ampie avenues dai doppi filari di alberi, quelle che passano qui per le vie più comode mi parevano calli veneziane. Il Po, l'Adige, il Tevere erano diventati per me fiumiciattoli dopo aver attraversato il Missouri e il Mississipì. Trovavo tutto piccolo, gretto, meschino, così negli uomini, come nelle cose.

Trascurar non potevano i Veneziani emporeo così prezioso, e per favorire il commercio con quella piazza si hanno precise notizie fin dal secolo IX di trattati conchiusi dal doge Pietro Orseolo coi Saraceni, quindi co' re cristiani di Gerusalemme, i soldani d'Antiochia, di Tripoli, di Beruti, i re d'Armenia, gl'imperatori di Nicea e di Trebisonda, i soldani d'Aleppo, di Babilonia, di Rumili e gli imperatori dei Tartari . Flotte veneziane in isquadre chiamate mude, e comandate dapprima da un nobile eletto dal maggior consiglio, quindi dal senato, con ispecial commissione veleggiavano per assicurare la libert

Tanta dunque era la voga delle monete veneziane in Oriente, che il duca di Sassonia le preferiva a tutte le altre nel muovere al viaggio di Terrasanta! In mezzo a tanta incertezza, sarei inclinato a ritenere in quelle memorie di zecca un abbaglio non difficile a ravvisare.

Finalmente, finalmente respiriamo, ed io filo via rapidissimo sopra un gran fiume di kohl e di belletto! Oh! meravigliosi tramonti, aurore ricche di colori, venite a ritingere qui le vostre guancie e le vostre palpebre pesanti! Poeti romantici, tornate in folla a ritrovare sulle rive di questo fiume le lanterne veneziane più fantastiche che possiate aver sognato! Sono inghirlandate di rose e macchiate di sangue... Sulle rive di questo gran fiume di belletto troverete tutto il fastoso bric-

Il conte Morano non fu nominato. La conversazione s'aggirò tutta sulle guerre che in quei tempi laceravano l'Italia, sulla forza delle milizie veneziane e sulla bravura dei generali. Dopo il pranzo, Emilia intese che il cavaliere sul quale Orsino aveva saziata la sua vendetta, era morto in conseguenza delle ferite ricevute, e che l'omicida veniva cercato con cura.

La serie delle veneziane medaglie distinte col nome di Oselle, non ancora per intiero pubblicata, col cessare dell'antico Veneziano Governo ebbe il suo compimento. di altre medaglie di famigerati uomini ragionare intendo, delle famigliari degli stessi Dogi, le quali tutte ci condurrebbero a troppo lunga diceria. Queste generalmente le particolari circostanze de' cittadini riguardano, o illustri per reggimenti e governi, o celeberrimi per imprese guerresche, o famosi per coltura di lettere, e la serie di esse forse interminabile si riconosce. Le illustrazioni dunque delle Oselle, cioè di quelle medaglie che per decreto del Supremo Maggior Consiglio dai Dogi per ciaschedun anno a' nobili in dono distribuivansi, alla pubblica luce presento, affine di riconoscere a quale avvenimento più ragionevolmente nel corso degli anni l'impronta di cadauna attribuire si debba; e sperar voglio, che non disaggradevole ed inutile impresa questa debba riuscire, che le gloriose geste dei nostri maggiori con verit

Mèta del tirocinio nei gradi di truppa era l'alfierato. Ad esso si perveniva pel tramite dei cadetti, da parte dei giovani provenienti dalle scuole, o per quello dei sergenti per parte dei borghesi e dei gregari di truppa. Gli aspiranti alla carriera delle armi usciti dalle buone famiglie veneziane, per essere ammessi nelle file dell'esercito quale cadetti dovevano contare almeno 14 anni di et