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Sed «necessitas non habet legem», la necessitá, l'uopo non ha lege, qui a multum interest a noi el suo magisterio circa le cose veneree, stimulandone molto la concupiscenzia carnale.

Billuart, t. 31, p. 478. Il dilettarsi toccando SENZA RAGIONE, le parti veneree è peccato veniale o mortale a seconda del pericolo che si corre soffermandosi in questo atto: il pericolo non è euguale per tutti: molti si commovono anche per un leggerissimo fatto sensuale e corrono il pericolo prossimo d'una polluzione; altri invece sembrano di legno e sasso, e non sono perciò obbligati ad avere tante precauzioni come coloro che sono sensibilissimi ai piaceri venerei.

Una giovane, ridotta a queste strette, temendo di poter acconsentire al piacere delle sensazioni veneree, deve gridare, anche con evidente pericolo della propria vita, ed in allora ella sar

«Non vi è un sol angolo di porta, un sol angolo di muro che non sia triplamente coperto di stampati annunzianti rimedii per la guarigione radicale delle malattie veneree. Si distribuiscono nelle mani dei vecchi, delle donne, delle giovanette mille annunzii di pretese guarigioni. Nessuno arrossisce di dare o di ricevere questi stampati

Dato ciò come si può spiegare questa subitanea e rapida moltiplicazione delle giovani mantenute! Bisogna credere che questo fu una conseguenza del timore delle malattie veneree, che incominciò dal consigliare i corrotti a non bagnare più le loro labbra alla fonte della pubblica prostituzione, ed in seguito a cercarsi un’amante privata.

E' causa remota quella che meno direttamente spinge alla polluzione, come sarebbe il bere e il mangiare smoderato, lo studio delle questioni veneree, l'ascoltare i peccati al confessionale ecc., ecc. Preziosa concessione in bocca d'un vescovo: il Sacro Tribunale della Penitenza si schiera imperturbabilmente fra le cause delle polluzioni veneree. Che onore!

Se, all'infuori d'una legittima causa, toccansi in modo veramente lascivo altre persone dell'uno o dell'altro sesso, non si va esenti da peccato mortale, in forza dell'evidente pericolo di emozioni veneree e di polluzione, in cui s'incorre.

IV. Quegli che si compiace rimirando le proprie parti veneree, pecca mortalmente, perchè è impossibile che non provengano da ciò dei movimenti di libidine: la cosa sarebbe diversa, se si guardasse per mera curiosit

La Corte di Francesco era una vera casa di piacere, e secondo Brantôme le signore che ne facevano parte erano destinate a rimpiazzare le cortigiane, le quali divenivano pericolose a causa delle malattie veneree da cui erano quasi tutte infette.

Vi sono anche uomini che per sfuggire al pericolo delle malattie veneree chiedono tale servizio alle prostitute, e vecchi ripugnanti che non potendo in altro modo soddisfarsi, pagano i ragazzi per farsi masturbare.