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A quest'ora! oh no! parendomi impossibile ch'egli abbia scelto questo momento per arrivare in una casa. Cara mia, non perdiamo tempo in vani discorsidisse Emilia spaventata; «va, te ne prego, va a vedere chi può essere

Eh! figliuola mia fece lui, ritrovando ancora una volta il suo bel sorriso di cinico. Non c'è da stupire. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Lei ci lascier

Sulla prora è piantata un'asta di ferro con un anello per il quale passa una lunga corda che da una parte si va ad annodare vicino al timone, e dall'altra a un cavallo di rimorchio montato da un barcaiolo.

Tu, Gaspare, va ed accompagna questa buona ragazza, e menala innanzi al signor Nicolazzo, e contagli il fatto, e digli che non ha da riguardarsi per niente a metterla intorno a sua moglie, che glielo affermo io e che gli è come se ci fossi io stessa. Voi, poi, mia cara figliuola, ci rendete un servizio proprio di quei famosi.

Di rado capita in casa qualche impiegato della fabbrica; di rarissimo l'ingegnere Del Pozzo, il Conte Anton Mario Del Pozzo si degna di varcare la soglia del nostro salotto di parvenus. Ma si capisce lontano un miglio che lo fa per dovere; pare su le spine; dice cose insulse risguardanti il tempo, il caldo, il freddo e se ne va dopo una visita brevissima.

Fra l’alte rive, irrefrenata e cieca, Va l’onda, e piange.

E un che d'una scrofa azzurra e grossa segnato avea lo suo sacchetto bianco, mi disse: <<Che fai tu in questa fossa? Or te ne va; e perche' se' vivo anco, sappi che 'l mio vicin Vitaliano sedera` qui dal mio sinistro fianco. Con questi Fiorentin son padoano: spesse fiate mi 'ntronan li orecchi gridando: "Vegna 'l cavalier sovrano,

63 Vien Fiordiligi, ed entra nel rastrello, nel ponte e ne la porta; e seco prende chi le fa compagnia fin all'ostello ove abita Ruggiero, e quivi scende; e, secondo il mandato, al damigello fa l'imbasciata, e il buon Frontin gli rende: indi va, che risposta non aspetta, ad eseguire il suo bisogno in fretta.

Rafele e Cicciariello, seduti sulle tavole di un letto, giocano a carte e fumano. Federico 'o pittore e Totonno seggono sulle tavole di un altro letto: il secondo stende il braccio destro denudato e il primo glie lo va tatuando con un ago e col nerofumo. Il ragazzo Luigiello, accosto ad essi, osserva curiosamente l'operazione.

Qui è la mia officina, il mio salotto d'estate, il luogo dove faccio i miei sonnellini, quando è troppo caldo. Quassù vedi i nidi delle rondini che mi tengono buona compagnia: per di qua si va in cucina: qua c'è un grottino fresco per il vin vecchio: per di qui si passa agli appartamenti superiori, da dove la vista è ancora più larga.