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Non rimase la bandiera pura d'ogni stemma in Toscana, prima che il voto popolare dell'annessione si rivelasse? Inalzarono altra bandiera che l'Italiana gl'insorti della Sicilia, quando per sei settimane Rosalino Pilo e i compagni di lui tennero vivo, aspettando Garibaldi, il combattimento? Perchè voler noi, noi soli repubblicani, usurpatori della Sovranit

Tutto il 1821 trascorse nella caccia accanita degli inquisitori in cerca di congiurati, e nella somma destrezza dei capi della setta per sottrarre nuove vittime alla vendetta degli usurpatori, e alla insidiosa procedura di giudici arrabbiati per non poter cogliere nei loro tranelli che un numero assai limitato di Carbonari.

Non frammischiatosi, come giá Arnaldo, in cose spirituali, non in elezioni di papi ed antipapi come gli antichi Alberici, fu il piú innocente fra gli usurpatori romani; fu sognatore, ed esempio a molti altri.

Mentre i furbi angeletti in queste voci Disertavano il cielo, e l'umanata Senese, avvinta dal più dolce amplesso, Primamente sentía la vita intera, Su l'antica di Pio ferrea cervice, Come sinistro augel, striscia la Morte. Abbandonato su'l gelido letto Luccicante di frange e di cortine, Rabbiosamente egli vaneggia: Urlate, Accorrete, soccorso! Il ciel, la terra, L'inferno tutto ai cenni miei! Demòni, Angeli, a voi: la forte anima mia Per un anno di vita! I miei nemici, Gli usurpatori impenitenti al mio Piede un istante, e poi morir! Comparve Pallido, immoto, macilente un Frate Sovra la soglia: A questa Croce atterra L'orgogliosa tua fronte! Chi sei tu? Che vuoi? Chi innanzi mi ti tragge? A l'ira Non mi sforzare! A la piet

In sostanza, del famoso parallelo di Cesare e Napoleone non resta altro, se non che l'uno e l'altro furono grandi uomini ed eroi, l'uno e l'altro usurpatori e nemici dell'aristocrazia, e così di seguito, secondo le banali proposizioni che noi lasciamo ai ragazzi. In poche parole: di quanto l'Europa moderna supera il mondo cadente dell'antichit

Quando un mio amico, chimico-farmacista d'archiginnasio, mi tirò fuori da uno scaffale polveroso il librattolo di messer Giovanni Graziano bergamasco, professore di medicina a Padova, e me lo spalancò dinanzi, ch'io vi lessi Thermarum Patavinarum Examen, Patavi MDCCI, e quando mi citò le disquisizioni dell'Arduino, del Lorgna, del Mastino, io confesso che non mi vidi innanzi agli occhi (e come no?) altro che il conte Lelio Piovene da Vicenza, lo scopritore della fonte che ancora ne conserva il nome, e Fulgenzio e Domenico Griffani, usurpatori di essa; e il Serenissimo Principe, e i Provveditori, e i Pregadi, gli ufficiali della sanit

Incendî numerosi ed estesi, uccisioni di bovi avvennero nel 1877 negli Abruzzi e nel Salernitano, in odio a ricchi proprietari spesso usurpatori di terreni comunali... Altrove, come in un comune di Basilicata, i contadini si sono confederati in setta di mutuo soccorso per false testimonianze, sempre benevole al proprio ceto in caso di liti coi possidenti, per offese private o per quistioni demaniali....»

Certo è, che questo nome, questo ufficio, questo governo, diedero alle cittá italiane quel compimento di libertá ch'elle ebbero poi, poco piú poco meno, in tutti i lor secoli di libertá; quel compimento pur troppo insufficiente, quella libertá. pur troppo non mai compiuta, che rimase o si rifece soggetta or ai conti, marchesi o duchi antichi, ora ad usurpatori o tiranni, e sempre al signor sommo feodale straniero, l'imperatore; quella libertá che pur troppo bastò loro, ma non fu mai indipendenza.