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Dei tre milioni e mezzo d'abitanti che conta l'Olanda, un terzo, com'è noto, son cattolici; centomila, circa, israeliti; gli altri protestanti. I cattolici, che abitano in grandissima parte le provincie meridionali, Limburgo e Brabante, non sono, come in altri paesi, divisi politicamente; ma costituiscono una sola legione clericale, papista, ultramontana, la più fedele legione di Roma, come dicono gli stessi Olandesi; in mezzo alla quale si vende la paglia su cui dorme il Pontefice, e si fulmina l'Italia dal pergamo e coi giornali. Questo partito cattolico, che non avrebbe gran forza per stesso, ne acquista moltissima dall'essere i protestanti divisi in un gran numero di sètte religiose: calvinisti ortodossi; protestanti che credono nella rivelazione, ma rigettano certi dogmi della Chiesa; altri che negano la divinit

Abbiamo visto sopra, che la legge ultramontana del 1850 sull'istruzione fu un parto degli spericoloni volteriani in bella lega coi clericali: da allora la potenza della Chiesa seguitò a crescere irresistibilmente. Il numero degli ecclesiastici secolari, che sotto la Restaurazione e il regno di luglio non procedeva di pari passo col lento accrescersi della popolazione, salì in 14 anni, dal 1847 al 1861, da 37.000 a 44.000, e la dotazione pagata loro dallo stato da 36 a 45 milioni, senza includervi altri 2 milioni per fabbriche religiose. La ricchezza della manomorta non crebbe meno rapidamente: sorgevano da per tutto nuove chiese, monasteri, scuole ecclesiastiche. La Chiesa era sulla buona strada per riacquistare in pochi decenni tutta la massa dei beni, che un tempo aveva accumulato con l'opera di tanti secoli. Questa potente restaurazione si effettuò in tutti i paesi di lingua francese: gi

In questo modo, in un raccoglimento che ebbe maggiori conseguenze che non sotto la Restaurazione, furono buttate le basi di quel rinnovamento della potenza ultramontana, la cui estensione sotto la repubblica doveva poi sorprendere il mondo. Roma si chiuse più inflessibilmente che mai contro ogni idea moderna, respinse il tentativo dell'Avenir, di riconciliare la Chiesa con la democrazia, e condannò la libert

Qui, in questa mezza disposizione, in questa disposizione incerta della nazione, nella sua inettezza a giudicare le questioni religiose sotto aspetti religiosi, qui è da cercarsi la chiave della tentennante politica ecclesiastica dell'impero. Napoleone III colmò di favore la Chiesa come nessun altro monarca francese, ma dové pure riconoscere presto i pericoli di una rotta, i cui scogli furono fin dal 1852 avvisati da lontano dall'occhio acuto di Cavour. L'imperatore sentì, che al disopra del suo capo cresceva la dominazione ultramontana, e ammonì soventi volte i prelati: che dal tempo di San Luigi lo stato non aveva mai rinunziato al suo diritto di sovranit

Nonpertanto, interruppe il marchese, il papato, l'Austria, la Spagna, che hanno questa tempra ultramontana e clericale, durano da secoli.