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e quel corno d'Ausonia che s'imborga di Bari e di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga. Fulgeami gia` in fronte la corona di quella terra che 'l Danubio riga poi che le ripe tedesche abbandona. E la bella Trinacria, che caliga tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo che riceve da Euro maggior briga,

e quel corno d'Ausonia che s'imborga di Bari e di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga. Fulgeami gia` in fronte la corona di quella terra che 'l Danubio riga poi che le ripe tedesche abbandona. E la bella Trinacria, che caliga tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo che riceve da Euro maggior briga,

Sarebbe lunga la storia delle corruzioni e dei tradimenti di codesti signorotti per il diritto divino, oggi felicemente mendicanti per la maggior parte; tuttora però, traditori e pervertitori della nazione. Le genti della Trinacria frattanto accorrevano ad ingrossar le fila dei Mille. Alcamo accoglieva i vincitori con tutto l'entusiasmo di cui sono capaci quei fervidi Meridionali.

Han forse ricevuto l'ordine d'un sovrano per invadere, conquistare una povera, infelice popolazione, che, rovinata dalle tasse di dilapidatori, ha rifiutato di pagare il macinato? No! Essi corrono verso la Trinacria, ove i Picciotti, insofferenti del giogo d'un tiranno, si son sollevati ed han giurato di morire piuttosto che rimaner schiavi. E chi sono i Picciotti?

La presenza in Palermo del duca Gastone di Précourt e dei suoi amici, se aveva gettato in quello stato la signorina di Charmory e la contessa, se aveva ridestato le apprensioni della signora d'Archenval, aveva messo una animazione nella colonia degli stranieri. Unicamente occupato del mondo femminile, il duca aveva trovato nelle signore un valido appoggio per i suoi disegni di svaghi, e come il carnevale s'inoltrava, e gli stranieri delle Palme e della Trinacria erano stati oggetto di molte cortesie da parte dell'ospitalissima societ

Entrando nel Faro da maestro a sinistra, le magnifiche falde dell'Aspromonte, certamente fratello dell'Etna, e l'aprica costa di Reggio col piede nell'onda, a destra le bellissime colline della Trinacria, servendo di contrafforti al padre dei vulcani italiani il Mongibello , lo stretto abbellito da Reggio, da Messina, da centinaia di pittoreschi casolari e da quella stupenda vegetazione di aranci, olivi, e quanto può vantare l'agricoltura meridionale è veramente incantevole.

Che bel vedere nelle ore fresche della giornata quei vispi giovani figli della Trinacria, all'esercitazioni militari, con uno slancio, una volont

Prima del 5 maggio partivano da Genova due giovani con destinazione alla Trinacria. L'uno bellissimo e castagno di capigliatura, apparteneva a nobile famiglia dell'isola; l'altro avea la bellezza del plebeo meridionale, con una capigliatura d'ebano, un volto regolare ma bronzato, tarchiato e robustissimo.

Invano il Borbone, con numeroso naviglio, stringeva in un cerchio di ferro la Trinacria, gloriosa, insofferente di giogo, e solcava in tutti i sensi il Tirreno, per profondarvi nei suoi abissi. Invano!

Io lo ricordo nella sua graziosa villetta La Trinacria a pochi chilometri d'Acireale. Il salottino dove ci eravamo fermati a discorrere era arredato a uso impero, cioè rimasto tale quale lo avevano arredato quando la villetta era stata fabbricata. Si ragionava di Firenze, da cui io tornavo in quei giorni dopo cinque anni di dimora.