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Alla profezia, tutti guardarono verso il largo; e non parlarono, Erano marinai forti e indurati alle vicende del mare. Avevano altre volte navigato alle isole dalmate, a Zara, a Trieste, a Spálatro; e sapevano la via. Alcuni anche rammentavano con dolcezza il vino di Dignano, che ha il profumo delle rose, e i frutti delle isole. Comandava il trabaccolo Ferrante La Selvi.

E non solo questo, ma pareva di più, che "quella bisbetica indomabile" cercasse di scavare l'abisso fra lo zio, non più zio, e il suo biondo senatore! Così, un duca di Casalbara, faceva in certo qual modo il paio con un Marco Salò di Trieste, l'unico dei firmatari del comitato promotore che dopo ricevuto il manifesto s'era incaponito a voler dare e mantenere le proprie dimissioni!

Ecco il permesso firmato, Rialdi.... In fede mia, a un altro avrei risposto di no.... Dunque siamo intesi.... A Venezia direttamente.... Venezia per la via di Trieste.... La vostra parola d'onore. Gliel'ho data, tornò a dire Gasparo ringraziando e inchinandosi. E quella notte medesima egli viaggiava col vapore del Lloyd per Trieste.

Fino al 1860 ne era abbondantemente infestata, ed ancora se ne incontrano nei dintorni di Sulmona. Il vetturale non si stancava di narrarci, durante il viaggio, queste storie di briganti; una l'ho ancora in mente. Sette fratelli, di forza erculea, divennero un bel giorno banditi e, venuti in queste montagne, si diedero a rubare, ad uccidere, a sequestrare persone, a far bottino, di notte, di centinaia di pecore. Cinque di essi morirono, due scomparvero. Alcuni cittadini di Aquila che qualche anno dopo portarono al mercato di Trieste seta grezza da vendere, riconobbero i due malandrini in due mercanti che avevano stabilito in quella citt

Perfino il mio vecchio fedel servo, un meticcio, acquistato all'Avana, il buon Jon, accenna ora ad ammalarsi, e l'altro , lo dovetti rimandare a Trieste, portato da un somaro fino alla ferrovia... Il poveretto, mentre pochi giorni fa, saliva con me questo monte, cadde e ne ebbe forte distorsione al piede. Ora sono qua sola.

Che strappazzata!... Che fulmini!... Quell'altro di Trieste era stato imprudente, era diventato matto consigliandogli quella lettera! E Pierino avrebbe quasi voluto svignarsela "in Italia" non per paura dell'Austria, ma di don Giuseppe. Finì invece col correre in camera sua, e col buttarsi mezzo svestito sul letto, per fare impressione nell'animo delle zie, lasciando credere che fosse ammalato.

ALFREDO Io vi ho incontrata tre anni or sono, nel mio viaggio artistico da Milano a Trieste e ricordo di non essermi punto annoiato, perchè il vostro conversare è piacevole. È vero, o prendo io forse abbaglio? SIGNORA

I porti franchi di Trieste, di Livorno, di Ancona e di Sinigaglia avevano soppiantato i traffici della Repubblica, che si era ormai ridotta a dimenticare affogando le memorie del passato nella vita spensierata, spendereccia e voluttuaria del presente. Ed in quei frangenti di allegro consumo senza un'equivalente produzione riparatrice, lo sbilanzo cresceva.

Il cavalier Matteo è nato, credo, a Trieste, oppure a Venezia; ma anticamente la sua famiglia doveva essere della Dalmazia o della Rumenia. Gi

»Rosilde appena lo seppe venne a cercarmi e volle a tutti i patti che andassi a stare con lei. »Quest'atto di amorevolezza mi fu caro in quei tristi momenti. »Avevo quindici anni più di lei ed ero tutta contenta di farle da madre. »Mi menò a Venezia, e, dopo qualche settimana a Trieste, dove le avevano fatta una scrittura molto grossa. »Dapprincipio tutto andava come un arcolaio.