United States or Angola ? Vote for the TOP Country of the Week !


A Tricesimo mancava fino un asilo infantile regolato secondo le norme igieniche e didattiche, che si richiedono dalle esigenze odierne per siffatti istituti. Più e più volte il Comune, che pur provvede con lodevole larghezza alla scuola popolare, aveva progettato di aprire uno di questi stabilimenti desiderato vivissimamente da tutto il paese. Ma l'attuazione del progetto dovette essere sempre aggiornata per molte difficolt

Naturalmente che lo sfogo de' malumori, contenuto allora in via di prudenza per il riguardo dovuto a quello spiritato del Mangilli, ebbe modo di compiersi in tutta la violenza, ne' giorni successivi, allorchè la combriccola del Caffè di Tricesimo potè trovarsi raccolta in camera charitatis.

Benchè Loreta vivesse isolatissima, uscendo di casa appena due volte la settimana, per recarsi a Tricesimo nel giorno di mercato e alle domeniche per la messa, certo i nemici suoi dovevano aver trovato il mezzo perchè ella venisse a cognizione delle dicerie che s'erano fatte. Cotesta idea lo inasprì vivamente.

Sai che ho ricevuto la visita del nuovo proprietario di Morò-Casabianca? Davvero? ella chiese con accento che voleva apparire tranquillo. , avrebbe voluto conoscerti. Si trattenne a lungo con me e promise di ritornare presto. Se sei rientrata per lo stradone di Tricesimo devi averlo incontrato, Partì di qua mezz'ora prima del tuo ritorno.... Nel carrozzino del fattore Beppo? Appunto.

Ma quando, qualche volta, Loreta usciva a fare degli acquisti a Tricesimo od andava, accompagnata da Agnul col carrozzino a Udine, per visitare il suo amico e protettore don Letterio, Vige provava il bisogno di dire l'animo suo alla padrona: Non è una donna quella , è un angelo! Buona, buona come il pane. Ha fatto una gran opera santa, signora mia, prendendola in casa. Per buona, , mi pare.

Ma il capriccio del caso parve venuto in suo soccorso. Il suo incontro con Mattia fu ritardato da speciali circostanze: il professore era stato trattenuto all'ufficio comunale di Tricesimo per certi urgenti ed improvvisi interessi d'indole elettorale ed aveva lasciato detto che sarebbe rientrato più tardi, anzi che non l'attendessero nemmeno.

E capitò al Caffè di Tricesimo proprio in momento buono. Don Morganti era più rosso del solito: per farsi passare il malumore della disdetta, che quella sera lo perseguitava accanitamente al consueto tresette, aveva gi

Peccato, peccato!... Un vero contrattempo.... Avesse visto! Un fuggi-fuggi generale: lassù ormai non ci deve più essere anima viva. Infatti, ella disse, non c'è ormai proprio che il tempo di mettersi in salvo. Avrebbe in mente di rifare la strada? E come no! Da qui a Tricesimo.... Da qui a Tricesimo c'è un'ora buona. Il temporale sta per iscoppiare. Sarebbe un'imprudenza. Guardi....

La signora Chiara pescava nelle proprie memorie, per rompere que' silenzi incresciosi, i vecchi aneddoti paesani, le burlette di cui in altri tempi era stato maestro il nonno Sant'Angelo, qualche strofetta allegra, di quelle che l'arguto vecchietto improvvisava ne' momenti di buon umore nella sua caffetteria di Tricesimo e che si citano ancora oggi nel Friuli insieme a' versi migliori di Pietro Zorutti.

L'edificio a due piani, fabbricato nello stile de' villini veneti, è posto sul colmo di una collinetta in mezzo alla vallata ubertosa, che si stende da Tricesimo a Cividale. La vista che vi si gode è stupenda: dal grande balcone della sala al primo piano l'occhio abbraccia una distesa larghissima di paese: di fronte, nella lontananza, ritto sulla curva cerulea dell'orizzonte, l'angelo d'oro che si libra sul castello di Udine; poi, mezzo nascosti tra le spalliere de' gelseti, o surgenti come bianche fantasie in mezzo alla vastit