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Messer Tanaglia, dopo aver contemplati a lungo gli emblemi trapunti: "La cosa, esclamò tutto giulivo, è chiara come il sole: quegli che portava l'armatura coperta da questo stemma era un Conte: ce lo dice evidentemente la corona che sormonta lo scudo: ecco il cerchio d'oro col rialzo di sedici punte con altrettante perle sovrapposte: questa è corona Comitis, come scrissero tutti gli autori.

Tutto all'intorno, sulla poltrona, vicino al letto, sul divano, c'erano i lavori di Lalla, i trapunti, i ricami... Erano i suoi regali; e ognuno ricordava un giorno di festa, una sorpresa cara, uno scambio dolcissimo di carezze e di baci. Come erano mutati quei giorni!... Non poteva nemmeno rimpiangerli; non gli doveva restare nemmeno il dolore di averli perduti!

Sdraiata su di un angareb tra morbidi tappeti trapunti d'oro, se ne stava Fathma coi lunghi capelli neri sciolti sulle nude spalle, colla testa appoggiata ad una mano ed il suo tamburello d'almea ai piedi. La sua faccia tanto bella e tanto fiera portava le traccie di atroci sofferenze e i suoi occhi rilucevano d'un fuoco selvaggio.

Dove sia che si guardi, si trovan congiunte la grazia e la ricchezza con un'armonia che innamora; in un eguale spazio, non si poteva accumulare, con arte più squisita, una maggior copia di cose più gentili e più belle; è un lussureggiante giardino di scultura, è una gran sala addobbata di ricami, di trapunti e di broccati di marmo, un gran monumento maestoso come un tempio, magnifico come una reggia, delicato come un giocattolo, grazioso come un mazzo di fiori.

Vago, diverso, aggradevole era il prospetto della corona di gente che stipata ne' padiglioni circondava quella spaziosa arena: si vedevano ne' varii gruppi spiccare elmi, piume, berretti, cappucci e fratesche coccolle; miravansi donne con abiti a maniche cadenti fregiati e trapunti, altre con cinture nastri e gioielli sparsi per le treccie e sulla persona, ed altre finalmente vestite di semplici tele o panni, ma con vivaci colori e singolari costumanze.

¹ Cuopron di manti lor li palafreni, Si che duo bestie van sull'una pelle: O pazienza, che tanto sostieni! In questa maniera procederono fino a Baccano: quivi incontrarono duecento armeggiatori coperti di zendadi azzurri, trapunti a gigli d'oro, montati sopra cavalli di un solo colore.

Con la mano sinistra ora raccoglieva sul fianco la vestaglia, e appariva da quel lato, fino al polpaccio, la gamba calzata di seta nera; a' piedi aveva scarpini bianchi, trapunti, d'un taglio elegante, e li trascinava su pel sudicio selciato del cortile. Certo era stata bella un tempo: ma adesso faceva paura. La sua voce rauca, alcoolizzata, d'un timbro maschile, superava tutte le altre.

«Pars grandia trudunt | Obnixae frumenta humeris». VIRG. Ecco sen passa d'una in altra forma quel vermo onde la seta for s'elice. O bell'instinto natural e norma, che sanza le sua fila testrice aurefice ben soi trapunti forma! Taccio l'ovra del candido bombice che dal svelto per pioggia fior di querza nasce cangiato in fin la volta terza.

Di bei trapunti e di riccami, quanto mai ne sapesse Pallade, sapea. Vedila andare, odine il suono e 'l canto: celeste e non mortal cosa parea. E in modo all'arti liberali attese, che, quanto il padre, o poco men n'intese. 19 Con grande ingegno, e non minor bellezza che fatta l'avria amabil fin ai sassi, era giunto un amore, una dolcezza, che par ch'a rimembrarne il cor mi passi.

Si entra, si attraversano due o tre sale, nelle quali non riman più d'arabo che il soffitto e qualche musaico a piè dei muri, e si riesce in un cortile dove si rimane attoniti dalla meraviglia. Un portico ad archi elegantissimi si stende lungo i quattro lati, sostenuto da colonnine di marmo, unite a due a due; e gli archi e i muri e le finestre e le porte son coperte di sculture, di musaici, di arabeschi intricatissimi e delicatissimi, dove traforati come veli di trina; dove fitti e chiusi come tappeti trapunti; dove sporgenti e penzoli come mazzi e ghirlande di fiori; e fuor che i musaici dai mille colori, ogni cosa è bianco, nitido, luccicante come l'avorio. Ai quattro lati son quattro grandi porte per le quali si entra nelle sale reali. Qui la meraviglia si muta in incanto. Quanto di più ricco, di più vario, di più splendido può sognare la più ardente fantasia nel più ardente dei suoi sogni, si trova in codeste sale. Dal pavimento alla volta, intorno alle porte, lungo gli spigoli delle finestre, negli angoli più appartati, in qualunque parte cada lo sguardo, appare un tal formicolío di ornamenti d'oro e di pietre preziose, una così fitta rete di arabeschi e d'iscrizioni, una così meravigliosa profusione di disegni e di colori, che appena si son fatti venti passi, si è sbalorditi e confusi, e l'occhio erra qua e l