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La signora continuò a raccontare che Topler le aveva espresso la ferma volont

Le signore esclamarono, la biondina battè le mani. Erano, mi dissero, loro intimi, carissimi amici. Topler fece ah, ah, ah! tutto contento. La biondina non capiva come Violet non trovasse strana l'avventura.

Topler seniore sbuffò e brontolò: Non eravamo intesi?... Allora parlerò io diss'egli poi, sospirando e tu mi correggerai se sbaglio. Quindi continuò volgendosi a me.

Appena fummo soli, Topler cominciò a brontolarsi, camminando via curvo con gli occhi a terra: Oh che bestia! Oh che bestia! Oh che povera stupida bestia! Non pensavo a domandargli di chi parlasse; ero nella massima angustia e pensavo solo al modo di procacciarmi presto notizie. Intanto gli chiesi coll'accento più indifferente che seppi, se la signorina fosse cagionevole di salute.

Topler, giunti che fummo a casa sua, mi fece entrare nel salotto del piano e mi lasciò solo. Aspettai quasi un quarto d'ora. Ogni tanto udivo la voce del vecchio in un'altra camera, ma non era possibile intendere le parole. Finalmente l'uscio si aperse. Primo comparve il mio amico; l'altro seguiva esitando. Il paralume della lucerna mi tolse di vederlo bene in faccia.

Lei adesso ha capito riprese. signora risposi. Mi dica. Ecco che cosa succede. Santo Dio, è un tal seguito di cose e anche questo colloquio con Lei è tanto strano per me! Aggiunga lo stato di mio marito. Proprio c'è da perderne la testa. Aspetti, dunque. Lei ha parlato al dottor Topler. signora.

Non viene rispose la sorella di Luise. E soggiunse guardandomi: Ne siamo tutti così desolati! Vidi Luise mandarle un'occhiata di rimprovero. E il vecchio Topler, almeno? riprese l'altra. Ho tanta voglia di udirlo! M'han detto che suona anche col naso e con le ginocchia. Non verr

Mi proponevo d'interrogare il mio amico Topler, ma Violet lo rimproverò dolcemente di averla abbandonata nel primo tratto di via e lo pregò di non ricadere in fallo. Soggiunse che avrebbe forse avuto bisogno di un secondo cavaliere. Mi accompagnai alla signora Treuberg e mi arrischiai a parlarle della canzonetta. Non era a posto, non era a posto, mi rispose.

Ne domandai a lei, mi disse che non aveva niente; ne domandai alla zia, mi rispose ch'era diventata così da un quarto d'ora, dopo aver ricevuta una lettera. Fui poi presente quando arrivarono i fratelli Topler. Ebbene? Non so, si guardarono in un certo modo diverso dal solito. Il vecchio Topler poi non pareva più lui. Era così serio!

No, caro signor Topler diss'io con un certo freddo sdegno nella voce non lo creda. Ma cosa mi ha detto poco fa? ribattè iracondo. Non mi ha detto che miss Yves La respinge? E adesso vien fuori che L'ama?