United States or Bahamas ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il pallore era scomparso dal suo volto; si sarebbe detto che mandava fiamme dagli occhi. Egli si deterse il sudore della fronte, poi ripigliò: E poi, signori, mettiamo una mano sul petto. Se Monti e Tognetti fossero anche colpevoli, lo sarebbero essi al punto di meritarsi la pena di morte? No, o signori, essi non sono volgari malfattori.

Gaetano! soggiunse la madre. Che cosa volevi dirmi? Niente, niente; non serve, rispose Tognetti, che si era posto di cattivo umore, e andava guardando in cagnesco don Omobono. Questi se ne accorse, e si levò in piedi. La non s'incomodi, sor prete, disse il giovane. Rimanga seduto. Oh no, signore! anzi me ne vado via. Signora Maria, vi riverisco. Signor Gaetano! Le son servo.

In tale occasione i pontefici sogliono mettersi in orazione colla sentenza sotto le ginocchia, invocando, come dicono, la ispirazione divina, per decidersi ad approvare la condanna, oppure a far grazia della vita ai condannati. Papa Pio IX stava dunque in quella mattina inginocchiato sulla sentenza di Monti e Tognetti.

Pregava per la donna che lasciava vedova, pei bambini che lasciava orfanelli. Durante il tragitto dalla segreta alla cappella, Tognetti, sedato quel primo tumulto del sangue, si rimise in calma, e ai confortatori che lo esortavano ad incontrare la morte rassegnato e da buon cristiano, e a pazientare.

»Ma io non voglio farlo. Ammettiamo pure, che Monti e Tognetti abbiano veramente avuto parte nella insurrezione, ch'essi abbiano anzi operata la mina della caserma Serristori: ebbene, anche in tal caso io sostengo in appoggio alla verit

La porta fu richiusa: la vettura partì. Come vanno le cose nostre? Così chiese Curzio a Tognetti. Male, rispose. I nostri si trovano dappertutto senz'armi, e vengono massacrati senza piet

Quando dal voto del presidente, che è sempre l'ultimo a votare, dipende l'assoluzione o la condanna degli accusati, quel voto è sempre favorevole, specialmente se si tratta di pena capitale. Ma la morte di Monti e di Tognetti era decretata prima ancora di quel giudizio. Ben lo sapeva il presidente, che dopo un istante di sospensione pronunciò la fatale parola: !

Il commissario mosse difilato alla tavola, dove stavano i tre amici, si volse a Curzio, e gli chiese con tuono burbero: Siete voi il signor Curzio Ventura? Son io, rispose lo scultore. Ebbene, siete in arresto, gridò il commissario. E nello stesso tempo gli afferrò la giubba sul petto. Monti e Tognetti si alzarono, e cacciando indietro lo sgherro, lo costrinsero a lasciare l'amico.

«Signori. La notizia della esecuzione del Monti e del Tognetti ci ha dolorosamente contristati. Noi speravamo fino all'ultimo istante che, un atto di clemenza avesse risparmiata la vita a quei due infelici; e lo credevamo tanto più, che gi

Questo breve dialogo ebbe luogo fra Tognetti e il carceriere, mentre quest'ultimo eseguiva la penosa operazione di costringergli le mani nei ferri, senza i quali, non potevano i detenuti comparire alla presenza di Sua Signoria illustrissima. Come ti chiami? cominciò il giudice, quando Tognetti fu alla sua presenza. Non lo sapete? Mi avete pur fatto chiamare. Sei Gaetano Tognetti?