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«Tisica; ammazzata o peggio! urlò il signor Fedele; capisco! Vi sar

Non avevano altro da inventare?... Bianca, rossa e grassa come lei era! Volerla far passare per tisica, lei?... Carogne!... Delicata era; sicuro; delicata; non nasceva da villani come loro, per questo.

Tutta la tisica vegetazione degli abitanti di Podagra fu infornata nelle case, le quali, piene di rami urlanti, tremavano sotto la impetuosa grandinata di sgomento che crivellava i tetti.

«TisicaIl cuore le si fermò, poi riprese a battere a precipizio, scuotendole e martellandole il petto. «TisicaLa terribile parola le rievocò fulminea la memoria di Tom e il passato di lacrime e di morte. , Edith tossiva! E' vero! tossiva. Ma in Inghilterra tutti tossono. Edith, la piccola Edith dai capelli biondi e dalle guancie di rosa? No! Non era vero, non poteva essere vero!

Aspettate: io credo che sia tisica, ma egli potrebbe anche persuadere Tina, confessandola, perchè bisogna che si confessi. Voi non le avete insegnato nulla, ma sono sicura che Tina avr

Era costui un bel ragazzo laureato di fresco, sempre inappuntabile nelle sue camicie, come di rado sono i signori medici. Mezzo letterato, mezzo artista, amico dei giornalisti, quasi sempre innamorato d'una qualche contessa tisica, cercava tutte le occasioni per mettersi in vista. Quale occasione migliore d'un duello, che avrebbe fatto le spese dei discorsi di tutta la citt

Con aria grave si picchiò leggermente le dita sul petto: Ho paura... sai... Cosa?... cosa?... e Valeria si sentì impallidire. Ma!... secondo me, è tisica, disse Nino. Valeria sobbalzò, strappando la sua mano dalla stretta di lui.

Aveva certi assalti da buttarla giù come morta. Pure si sforzava a lavorare, perchè non voleva stare in casa sola: aveva paura; le veniva addosso una insoffribile malinconia. E poi, non voleva si dicesse che andava tisica. Temeva anzi sopra ogni cosa questo giudizio della gente, condanna feroce, contro cui non v'ha appello.

Hai ribrezzo di tua sorella, e sei stanca di doverle prestar le tue cure.... Tutto ciò, io l'ho capito, l'ho visto ne' tuoi sguardi, non soltanto questa notte, ma da tempo, dal giorno in cui ti è venuto il dubbio ch'io fossi tisica, tisica, tisica!...

Eh! vuoi tacere! esclamava impazientita Rosina, ripigliando a dondolare rabbiosamente la culla, e tirando l'ago più rabbiosamente ancora: che sbraitatore è questo biricchino! E' mi vuol far diventar tisica... La li la ler