United States or Georgia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Tic, tac. CURZIO. Ripichia, ripichia meglio. RUFINO. Che volete pichiare? Questo è un perder di tempo. Tic. CURZIO. Fatti conto ch'el deve dormire. RUFINO. Piú presto deve esser morto. CURZIO. Di questo ne sei cagione tu. RUFINO. E perché io? CURZIO. Perché, se tu lo gastigassi qualche volta, sarebbe piú avertito alle cose mie che non è. Ma non piú.

Volete beverare de qua con noi, che iersera remissemo una cantina d'aqua fresca? Non respondete? Vostro danno! RITA. Costui, certo, deve essere qualche pazzo. Diavolo che costoro mi respondino! Tic. MALFATTO. M'aricomando, sapete? E' son vostro. E recomandateme alla Ceca. RITA. Va', non dubitare. MALFATTO. Me nne sto a voi, vedete. RITA. , in nome de Dio.

che per la soverchia fatica ho una sete ch'arrabio: penso che sia in casa di Alessandro e che apparecchi il banchetto, e tutti mi stieno aspettando. Ecco la casa. O che aura odorata che ne spira, annunciatrice di un eccellente apparecchio! Se non giungo a tempo della battaglia, almeno raccorrò le spoglie de' nemici: tic, toc. ALESSANDRO. Chi è ? PANFAGO. Amici!

Ma bussate, bussate forte, ché ben ve responderanno. RITA. Vedine nessuno tu? MALFATTO. : veggo la gatta. Volete che la chiami? Mis! mis! Non ce vole venire. RITA. Oh bestia balorda! Io pichiarò tanto che qualcuno si affacciará. MALFATTO. Bona notte. M'aricomando. RITA. Addio, addio. Tic, toc. MALFATTO. Oh! me ssi era scordato.

E' non responde ninguno. Tic, toc. REPETITORE. Quis est ille? MASTRO ANTONIO. Bon , bon , misier. REPETITORE. Bene veniat, bene veniat. MASTRO ANTONIO. A son mastro Antonio. Trin, trin. REPETITORE. Quid postulatis? MASTRO ANTONIO. Misier , a son vegnuo a posta. REPETITORE. Che volete? MASTRO ANTONIO. Viegno da spasso da San Roco. REPETITORE. Tu recto tramite rispondi.

Cosí, tra me stessa parlando in còlera, com'è costume di noi altre vecchie, son giunta a casa de madonna Iulia. Tic, toc. Costoro non ci deveno essere. Tic. Ogni volta ch'io vengo qui me fo prima sentir a tutto el vicinato che me respondino. MALFATTO. Chi bussa? che vòi da la porta nostra? RITA. Chi è quello? ove sei tu? MALFATTO. Son qua. Non ci vedi lume? No, no. Da quest'altra banda.

Vi fará cosí tutta la notte: lascialo in sua malora! CAPITANO. Giá è riserrato. Tic, toc. ERASTO. Chi è ? CAPITANO. Cosa d'importanza. ERASTO. Chi sei che batti? CAPITANO. Un vostro amico, e vorrei dir una parola ad Erasto di cose importanti: che di grazia si facci su la fenestra. ERASTO. Chi sei, olá? chi domandi?

Ma, alla , che li voglio stracciare tutti li libri. Ben li trovarò io, ; ché non li giovará de averli nascosti sotto lo letto. Oh! Adesso che voglio achiamar quello che lui me disse che sta qua dentro. Tic, tac. CECA. Chi è la? MALFATTO. Oh! Simo noi. Tic. CECA. Chi è? non odi? MALFATTO. Te l'ho pur detto. Tic, tac. CECA. Perché pichi? non odi, no? MALFATTO. Perché me piace. Toc, tac.

MASTRO ANTONIO. Mi non ghe posso catare ancuo negun che me chiami acciò che mi ghe faza una maitina; e no ghe ho invidia a persona del mondo per saver fare una romanesca, una pavana. Alle guagnelle de san Zacaria, che voio andare a casa de sto mistro di scola che m'ha pregao che me ghe vaga a veerlo, ché vol che ghe faga no so che servizio. Questa e' xe la porta. Voio battere. Tic, tac.

Ma starai a vedere che, pian piano, gli cavarò di bocca ogni cosa. MALFATTO. Son stracco. Io non posso piú caminare. CURZIO. Camina, camina, ché giá semo arrivati. MALFATTO. ! arrivati! E dove è la casa, che non la veggo? CURZIO. Eccola qui. Bussa un poco. MALFATTO. Tic, toc. Non ci è nessuno? TRAPPOLINO. Chi è ? MALFATTO. È questo compagno.