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Dopo poche visite, mi accorgo che ha cambiato natura; gli altri anni amava ridere e scherzare, quest'anno la trovo lunatica, distratta, nervosa in una parola. Ne trassi buon augurio e fu allora che ti ho fatto quella domanda in aria, più per premunirmi che altro. E che bisogno hai di vederla in casa mia, dacchè puoi andare da lei? Ho bisogno di far presto, che non mi scada la licenza.

Ma qui, nella muta solitudine inosservata d'una prigione, sapere che ogni respiro avvicina alla morte: e contarne ogni passo, e non poterla impedire ritardare; e conoscere che un cenno degli uomini basterebbe a tornarti in mezzo del cammino di tua vita, ma che gli uomini hanno decretato il momento, in cui un altr'uomo, che non ti conosce, che non conosci, snuder

Sempre di buon umore, eh! disse galantemente Nicodemo inchinandosi una seconda volta. Poscia il maggiordomo aggrottando ad un tratto le sopracciglia soggiunse in tuono severo: Ma adesso che ci penso, dimmi un poco, come mai io ti trovo qui fungendo le funzioni di portinaja mentre il tuo posto dovrebbe essere disopra, presso l'illustrissimo signor conte?

È un genere falso, ma molte volte è preferibile al vero. Non ti ricordi la nostra lettura sulla rivoluzione francese? Le scene pastorali di Trianon erano false e mi piacevano tanto!... Maria Antonietta, vestita da pastorella, distribuiva il latte delle sue cascine, pescava nello stagno, leggeva sotto l'ombre profumate del parco fra i figli e il marito... una regina che preferisce la vita rustica agli splendori del trono!... è falso!... ma a me piaceva quella falsit

Gustavo Aldini fu riconoscente a Varedo d'averlo lasciato solo con sua nipote, e forse anche Diana aveva piacere di trovarsi a tu per tu con lo zio. Onde, appena la vettura si fu mossa, vi fu un fuoco incrociato di domande e risposte. Raccontami della mamma, della nostra casa, degli amici. Tutti benone, tutti ti ricordano. Ma parlami di te...

Ma dimmi la cagion che non ti guardi de lo scender qua giuso in questo centro de l’ampio loco ove tornar tu ardi”.

Per questo ti domandavo se ti piace Napoli. Se ti piace allora... vedi... puoi dirti fortunata, vi andrete assieme... Con la bionda. Ora deciditi. Hai capito? Grande citt

Ond’ ei, ch’avea lacciuoli a gran divizia, rispuose: «Malizioso son io troppo, quand’ io procuro a’ mia maggior trestizia». Alichin non si tenne e, di rintoppo a li altri, disse a lui: «Se tu ti cali, io non ti verrò dietro di gualoppo, ma batterò sovra la pece l’ali. Lascisi ’l collo, e sia la ripa scudo, a veder se tu sol più di noi vali».

Così.... per fare quel che fanno tutti gli altri diss'ella, penosamente. Egli intese qualche cosa: Ti piacerebbe, eh, che io fossi un medico? O un impiegato? O un ufficiale di cavalleria? e una lieve ironia era nella sua voce. Ella impallidì e arrossì. Subito, negò tutto: Mi piaci come sei, Paolo.

Solamente, per maggiore intelligenza, ti consiglierei di imitare quel pittore polacco che, esponendo un quadro rappresentante L'ultima composizione di Mozart, faceva eseguire, da suonatori nascosti dietro la tela, la Marcia funebre del maestro. Se vuoi, potrei declamare io stesso i versi del Leopardi.