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Tal su l'altro di nembi ira sfrenossi, Che le pigre ombre e 'l gelo Fuggendo e da pugnace indole mossi I suoi fieri cultor sott'altro cielo Ruppero, e fûro al corso Tigri, e demòni al fulminar del telo. Serrate, o stolti, a l'ire orrende il morso; E più dei truci acciari Abbia su'l vostro cor punta il rimorso!

Vedëa Brïareo fitto dal telo celestïal giacer, da l’altra parte, grave a la terra per lo mortal gelo. Vedea Timbreo, vedea Pallade e Marte, armati ancora, intorno al padre loro, mirar le membra d’i Giganti sparte. Vedea Nembròt a piè del gran lavoro quasi smarrito, e riguardar le genti che ’n Senna

Mostra' telo a tua dichiarazione contra la bactaglia che 'l dimonio in esso sacramento t'aveva data, e per farti crescere in amore e nel lume della sanctissima fede. Unde tu sai che andando tu la mactina, a l'aurora, a la chiesa per udire la messa, essendo stata dinanzi passionata dal dimonio, tu ti ponesti ricta a l'altare del Crocifixo.

Le cose bianche in quella luce mite assumevano una straordinaria bianchezza, una candidezza di neve. Una vacca di lontano, la camicia d'un agricoltore, un telo spaso, le mura d'una cascina risplendevano come in un plenilunio. Sei triste mi disse Federico dolcemente. , amico mio: molto triste. Dispero. Seguì ancora un lungo silenzio. Dalle fratte stormi d'uccelli si levavano frullando.

31 Resti con lo scrittor de l'evangelo Astolfo ormai, ch'io voglio far un salto, quanto sia in terra a venir fin dal cielo; ch'io non posso più star su l'ali in alto. Torno alla donna a cui con grave telo mosso avea gelosia crudele assalto. Io la lasciai ch'avea con breve guerra tre re gittati, un dopo l'altro, in terra;

Ed Herr Philologus, sulle rovine fumiganti del mondo classico, distrutto una volta da lui, riedificato da lui, ridistrutto da lui, si sentí simile ad un Saturno teutonico, padre di tutte le cose, che genera figli e li trangugia a piacere. Che piú ti resta? Infrangere anche alla morte il telo, e della vita il nèttare libar con Giove in cielo.

Il grave sonno, in cui m'era sepolto quanto di bono vien dal primo cielo, ruppemi orrendo grido, qual in molto scoppio far sòle il fulgurante telo. Apro le ciglia e, quando ebbi distolto da' sensi un puoco l'importuno velo, dritto m'innalzo, guato e nulla veggio, perch'era il mondo ancora d'ombre un seggio. Omnium honestarum rerum ignava perditaque neglegentia.

22 Ma poco ci giovò: che 'l nimico empio de l'umana natura, il qual del telo fu l'inventor, ch'ebbe da quel l'esempio, ch'apre le nubi e in terra vien dal cielo; con quasi non minor di quello scempio che ci diè quando Eva ingannò col melo, lo fece ritrovar da un negromante, al tempo de' nostri avi, o poco inante.

AP. Ho letto bene che Anchise ne fu punito, sendo percosso dal fulmine come gli era stato preditto, donde è quel verso: Giove irato il ferì col telo ardente. Ed avvenga che la cagione d'essere stato in tal guisa punito la dia all'avere egli divulgato il peccato, nondimeno dimostra innanzi, che tutti quelli che cercavano d'aver a fare con gli Dei, capitavano male.

39 Fu tal risposta un venenato telo di che me ne senti' l'alma traffissa: per l'ossa andommi e per le vene un gelo; ne le fauci restò la voce fissa. Levando allora del suo incanto il velo, ne la mia forma mi tornò Melissa. Pensa di che color dovesse farsi, ch'in tanto error da me vide trovarsi.