United States or Croatia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Eccone uno, il primo, che s’infiora del sorriso d’una nobil donna a tutti nota: LA MARCHESA DELLA CERDA MENTRE DIVOTAMENTE LA RIVERISCE SI L’ONORE DI SIGNIFICARLE IL GIÀ CONCHIUSO MATRIMONIO DI D. GIUSEPPE DI SANTO STEFANO MARCHESE DELLA CERDA SUO FIGLIO CON D. GERTRUDE RUFFO ZIA DEL PRINCIPE DI SCILLA E CON PIENO OSSEQUIO SE LE RASSEGNA.

per la similitudine che nacque del suo parlare e di quel di Beatrice, a cui cominciar, dopo lui, piacque: «A costui fa mestieri, e nol vi dice con la voce pensando ancora, d’un altro vero andare a la radice. Diteli se la luce onde s’infiora vostra sustanza, rimarr

come schiera d’ape che s’infiora una fïata e una si ritorna l

Ma chi pensasse il ponderoso tema e l’omero mortal che se ne carca, nol biasmerebbe se sott’ esso trema: non è pareggio da picciola barca quel che fendendo va l’ardita prora, da nocchier ch’a medesmo parca. «Perché la faccia mia t’innamora, che tu non ti rivolgi al bel giardino che sotto i raggi di Cristo s’infiora?

Tu vuo’ saper di quai piante s’infiora questa ghirlanda che ’ntorno vagheggia la bella donna ch’al ciel t’avvalora. Io fui de li agni de la santa greggia che Domenico mena per cammino u’ ben s’impingua se non si vaneggia. Questi che m’è a destra più vicino, frate e maestro fummi, ed esso Alberto è di Cologna, e io Thomas d’Aquino.

per la similitudine che nacque del suo parlare e di quel di Beatrice, a cui cominciar, dopo lui, piacque: «A costui fa mestieri, e nol vi dice con la voce pensando ancora, d’un altro vero andare a la radice. Diteli se la luce onde s’infiora vostra sustanza, rimarr

Tu vuo’ saper di quai piante s’infiora questa ghirlanda che ’ntorno vagheggia la bella donna ch’al ciel t’avvalora. Io fui de li agni de la santa greggia che Domenico mena per cammino u’ ben s’impingua se non si vaneggia. Questi che m’è a destra più vicino, frate e maestro fummi, ed esso Alberto è di Cologna, e io Thomas d’Aquino.

Ma chi pensasse il ponderoso tema e l’omero mortal che se ne carca, nol biasmerebbe se sott’ esso trema: non è pareggio da picciola barca quel che fendendo va l’ardita prora, da nocchier ch’a medesmo parca. «Perché la faccia mia t’innamora, che tu non ti rivolgi al bel giardino che sotto i raggi di Cristo s’infiora?

come schiera d’ape che s’infiora una fïata e una si ritorna l