United States or Caribbean Netherlands ? Vote for the TOP Country of the Week !


In fondo era evidente che Concetta non poteva vivere separata dal suo Sulpicio, e che pensava nemmeno Sulpicio potesse stare senza la sua Concetta. Si amavano come si erano sempre amati, alla loro guisa battagliera, ma si amavano quanto è possibile che due si amino in terra.

Cessato l'impeto, e quando il pianerottolo era ridiventato solitario, la vecchia usciva di soppiatto dalle proprie camere, si guardava intorno colla testa tremante entro la larga cuffia di seta nera, scendeva due scalinate ed andava a picchiare all'uscio, della signora Nina, una giovine vedova che viveva con uno zio pieno di acciacchi, amico di Sulpicio.

Quand'ecco venire Sulpicio e Concetta, tutti due, tenendosi per mano. «La pace è fatta? interrogammo coll'occhio la signora Nina ed io. Sissignori, ci risposero i due coniugi alla stessa maniera. Ero venuto per salutarla, disse forte la vedova a Concetta; ora è tardi e me ne vado. Concetta era di buon umore; le sue rughe avevano la mobilit

Si accorreva e si trovava che il vecchio Sulpicio si era posto in salvo giù per le scale e che Concetta gli avventava un ultimo aggettivo qualificativo dal pianerottolo. I primi uffizi di buon vicinato venivano prodigati a Concetta, e si sapeva a memoria che dovevano consistere nel lasciarla dire fino a tanto le fosse sbollita la collera.

Un'amica che è venuta a trovarmi; la povera Concetta è mancata ieri l'altro quasi improvvisamente. E Sulpicio? È disperato; non dice parola, sembra sbigottito. Bisogner

Dal canto suo Concetta, donna giudiziosa se mai ve n'ebbe, s'era tirata in mente i consigli della mamma, il pronunziato all'altare, l'invidia delle amiche rimaste zitellone, aveva pensato al dolore dei suoi, alla segreta gioia ed alla falsa compassione delle compagne e conchiuso che forse dopo tutto Sulpicio non era cattivo, e che se non fosse stato quel disgraziato intingolo che sapeva di fumo... Quando Sulpicio venne col suo più bel sorriso, Concetta aveva anch'essa il suo più bello, si strinsero le mani, si abbracciarono stretti e fecero la pace.

Egli diventa pallido dallo sdegno e sfoga la propria collera sul malaugurato cortigiano, sugli oggetti che lo circondano, su certi vasi preziosi, d'immenso valore, su certi ninnoli, che si trovano sui tavoli di marmo; getta tutto a terra, spezza, frantuma, rovina. Egli vuole cingere la corona imperiale? domanda. No. L'ha offerta al vecchio senatore Sulpicio Galba, governatore della Spagna.

Guai a compiangerla o a dirle che non meritava la sua sorte e che suo marito era un disgraziato: anche quando pareva spenta, ripigliava fuoco come un fiammifero a protestare che il suo Sulpicio se l'era voluto lei e se l'avrebbe tenuto, che quello che era il suo Sulpicio lo sapeva lei sola e non doveva saperlo altri, e nessuno venisse ad insegnarle a leggere nel cuore del suo Sulpicio, e che essa da un pezzo lo sapeva a memoria e che in fondo lui valeva meglio di tanti.

Si finì a conchiudere che la catena del matrimonio non aveva mai appaiato due che la portassero insieme così di malavoglia; Concetta parlò di ritornare ai parenti e Sulpicio voleva che ci ritornasse subito, ma si considerò che, siccome viaggiavano per le nozze, i parenti di Concetta si trovavano a dugento miglia dal luogo della prima catastrofe matrimoniale, e si differì la cosa.

Ella mi prevenne. «La signora Concetta non è in casa? mi disse. il signor Sulpicio, aspetto l'una o l'altro. Ed io cercava dell'uno o dell'altra, ritornerò... Ma l'apprendere che i due coniugi erano entrambi fuor di casa pareva inquietarla e non si muoveva. «Se desidera attendere qui, ritornerò io... Grazie... ella viene probabilmente per... Per lo stesso motivo...