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Qui, per un incontro fortunato, c'è la scienza, c'è la filosofia, ma ci sono anche la poesia e l'arte che le animano. Sully Prudhomme deve però aver temuto che l'arte in questo sonetto sia troppa, e pensato che una poesia scientifica e filosofica debba essere più scientifica e filosofica; perchè, riprendendo lo stesso tema nel Bonheur, ecco come lo ha svolto: Un juif cartésien, plus hardi que le maître, Arrache, imperturbable,

Sully Prudhomme ha espresso l'inquietitudine prodotta universalmente da questi antagonismi: Comment prier, pendant qu'un profane astronome Mesure, pèse et suit les mondes radieux?... Comment chanter, pendant qu'un obstiné chimiste Souffle le feu, penché sur son oeuvre incertain?... Et quel amour goûter, quand dans la chair vivante Le froid anatomiste enfonce le scalpel?...

Lo scetticismo scientifico spinge Sully Prudhomme in questa via; ma egli è anche sollecitato in contrario senso dal bisogno mistico. Egli dice che, se l'universo è grande, più grande ancora è l'anima che lo rispecchia; l'uomo acquista la nozione della propria dignit

La poesia scientifica e filosofica di Sully Prudhomme non è sempre così arida. Se scienza e arte poterono un tempo procedere insieme, ciò significa che fra le due attivit

Con questi versi Sully Prudhomme canta uno dei più mirabili processi scientifici: l'analisi spettroscopica.

Che Sully Prudhomme sia un artista geniale, un poeta delicatissimo, è risaputo da quanti hanno sentito, con accompagnamento di musica o senza, il suo celebre Vase brisé. Che egli sia un pensatore coltissimo, un filosofo acuto, è noto a quanti hanno compulsato il suo ponderoso volume sull'Espressione nelle Arti belle. Egli non ha voluto però tener separate le sue diverse facolt

Sully Prudhomme, tranne che nei rari momenti quando afferma l'onnipotenza del cuore e dell'amore e la fede in un avvenire migliore, è pessimista; il Maeterlinck, che all'amore crede sempre, vede ogni cosa con occhio roseo. I Destini di Sully Prudhomme sono oscuri, tragici, ineluttabili; il Maeterlinck si duole appunto perchè alla parola destino diamo questi significati. Egli non afferma gi

Eppure Sully Prudhomme non è fermo in questa conclusione. Se egli credesse di avere così composto il dissidio fra la ragione e la fede, non lo riprenderebbe nella Giustizia.

Nessuno trovava a ridire a questi scandali. Non si vide forse alla morte di Gabriella d’Estrèe, Enrico IV ricevere le condoglianze del corpo diplomatico e quelle del parlamento di Parigi? Non si vide forse ancora, dice Sully, il presidente Jeansein consigliare Enrico IV a mettere in carcere il principe di Condè, il quale voleva sottrarre sua moglie alle ossessioni del re.

Filippo II moriva divorato dai pidocchi. Possano i tiranni, e i tormentatori dei Popoli non fare mai miglior fine della sua: e possano i loro disegni non riuscire mai ad esito meno tristi di quelli di costui! Questo documento si trova nelle memorie del duca di Sully ministro di Enrico IV, e viene riportato dal signore ARTAUD DE MOUTOR nella sua Storia dei Papi. Quantunque questa nota sia gi