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Sicut rugitus leonis, ita est terror Regis; qui provocat eum peccat in animam suam: sed sicut divisiones aquarum, ita cor Regis in manu Domini. Pax vobiscum.»¹ ¹ Ecco, siete Re, ed unti del Signore. Il terrore del Re è come il ruggito del lione; chi lo provoca a indignazione pecca contro l'anima sua: ma come i ruscelli di acque, il cuore del Re è in mano di Dio. La pace sia con voi.

«Via sapiens plebem suam erudit». E voi, o letterati d'Italia, fate partecipe della vostra dottrina la plebe vostra. E se la plebe vi vuol dettare essa leggi e dottrine, lasciatela fare pazientemente; ma non pigliate consiglio che da voi o dai piú sapienti di voi. [p.113] Ricordatevi che, se l'Ariosto avesse dato ascolto al parere del cardinale, il Furioso sarebbe scritto in latino, e la fama dell'Ariosto sarebbe una miseria. La probitá sia nel cuor vostro e la persuasione sulle vostre labbra. Ma delle vostre pacifiche discussioni non chiamate mai in sussidio i governi, perché gi

Venner con lui dal carcere Ai barbari supplici Intemerata vergine E cinque eletti amici: La giovin fra gli strazii Un gemito mandò; Giustin mirolla, e impavida Gli strazii sopportò . Con S. Giustino furono martirizzati cinque suoi amici ed una fanciulla per nome Caritana. Bonus pastor animam suam dat pro ovibus suis.

Et pro benevola in nos affectione celsitudini sue gratias agas amplas et uberes, affirmeque quod pari nos ipsam excellentiam suam benevolentiam et caritate prosequimur.

G in mezzo al corso di sua lunga via R otavasi la notte, passo passo: E cco, dal sommo d'una capannella, D ove molti pastori guarda fanno I nsieme al grande armento con lor cani, O desi, dentro una mirabil luce, R esonar canti e dolce melodia. Iam per reminiscentiam, ingruente rationis aetate, homo suam in se recolit naturam et dignitatem.

Et omnia fuerunt nobis gratissima, tum propter nostram in excellentiam suam affectionem et benevolentiam, tum etiam quia cognovimus dispositionem et propositum suum sapientissimum faciendi magnanime contra istum Ottomanum comunem hostem immanissimum, et fidei violatorem atque fractorem, ob rationes et causas precedentissime memoratas et per dictum oratorem suum, et per literas excellentiae suae, quum provocata et lacessita illustrissima dominatione sua partim perfidia, partim immoderata libidine dominandi universo orbi ottomani ipsius vendicare se disponat.

E «corta» dice, percioché agli uomini, li quali in istato d'innocenzia vivono, è il salire a questo monte leggerissimo, come il salmista ne mostra, dove dice: «Quis ascendet in montem Domini, aut quis stabit in loco sancto eius?». E rispondendo alla domanda, quello n'afferma che io dico, dicendo: «Innocens manibus et mundo corde, qui non accepit in vano animam suam, nec iuravit in dolo proximo suo»; ma a coloro diventa molto lunga, i quali ne' peccati miseramente vivono.