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Tu pur sei Lampridio mio figliuolo che ti ho mandato di Roma per studiare a Salerno. SENNIA. Costui si dimanda Eugenio ed è mio figlio ed è stato venti anni in Turchia e non attese a studio mai. FILASTORGO. Che Eugenio, che Turchia, che parole son queste che ascolto? LAMPRIDIO. Vo' partirmi, ché la tua perfidia cominciata non finirá tosto. Andiamo su, madre. SENNIA. Andiamo.

Figlio d'un negoziante di pannilani che, a un certo punto della carriera commerciale, si era trovato aver messa insieme una somma ragguardevole di denaro, era stato assai signorilmente educato, e messo allo studio di Padova per impararvi giurisprudenza, ove il lettore di diritto, il quale, oltre ad essere versatissimo nella sua scienza, era un conoscitore molto esperto delle facolt

Egli leggeva, postillava, ammucchiava note sopra note e maturava nel cervello allargato dallo studio febbrile la rivista alla quale diede poi tutta la sua intelligenza.

Badavo al caffè rispose tranquillamente la signora, mentre, senza scomporsi, imprigionava nelle sue le manine della bimba. Il caffè ce lo manderai nel mio studio disse l'onorevole levandosi da tavola. Venga di l

Convinto che lo studio dei monti, promovendo frequenti gite, finirebbe col risvegliare negli alpigiani la volont

Un giorno trovavo sullo scrittoio del mio studio un bel mazzo di fiori, un'altra volta un lavoruccio di panno per pulire le penne, o una ghiotta pietanza in tavola, o un bel piatto di frutta. E sempre con qualche delicata attenzione mi faceva vedere che pensava a me anche quando ero assente.

Fra queste e altre varie vicende di poco rilievo passarono gli ultimi anni di studio, e finalmente Silvio ebbe la laurea, e si dispose a fare la pratica. Pap

O Vulcano, io odo da molto tempo il rotolare continuo della tua voce turbolenta che freme nel rauco camino della tua gola, E tanto mi dimentico a contemplare l'eruzione delle tue parole arroventate, che non ho ancora sgrovigliata la sfolgorante matassa del tuo pensiero! Oh! la maestrìa e l'ispirazione che il tuono scoppiante della tua voce palesa sulle torride pareti del tuo studio d'artista!

Nato intorno al 1435 in Genova od intorno, ché non importa guari, studiò a Pavia, navigò per la sua patria e pe' francesi che la signoreggiavano, e per gli Angioini che essa aiutava, intorno al 1459.

La filologia tedesca presenta la medesima preparazione metodica meticolosa e formidabile dell'esercito tedesco. Ma tale preparazione non conduce alla valutazione estetica, cioè alla intelligenza delle opere d'arte. E se tale intelligenza è, come deve essere, lo scopo supremo d'ogni studio, la filologia del kaiser fallisce come gli eserciti del kaiser ai suoi scopi supremi.