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La stradetta che conduce alla porta del Soc di Barra era rischiarata, per un buon tratto, da grandi fiaccole, che apparivano al disopra delle teste della folla, intorno a qualcosa che pareva una cassa, posta sulla groppa d'un cavallo; e questa enimmatica processione andava innanzi lentamente, accompagnata da una musica malinconica, da un canto strascicato e nasale, da fucilate, da grida stridule, da latrati di cani.

Una donna stridula impreca contro le signore disfattiste e germanofile ma è subito interrotta da un uragano di altre voci stridule e mani fragili unghiute. Cento colli allungati di galline per raggiungere una mano alta piena di grano: Fuori i nomi! fuori i nomi! fuori i nomi! Pollaio esasperato dalla mancanza di galli... I galli imboscati non sono galli.

109 Come assalire o vasi pastorali, o le dolci reliquie de' convivi soglion con rauco suon di stridule ali le impronte mosche a' caldi giorni estivi; come li storni a rosseggianti pali vanno de mature uve: così quivi, empiendo il ciel di grida e di rumori, veniano a dare il fiero assalto i Mori.

Da un punto all'altro, alla distanza di cinque, di dieci passi si parlavano, si distribuivano i loro salaci appellativi, si comunicavano le loro idee pellegrine. Le donne mercatine, in capelli e in ciabatte, alcune scalze e sbricie, erano accorse ad aumentare la gazzarra, e univano le loro voci stridule a quelle più vibrate dei congiunti.

È un torrente di turbanti e di cavalli, che ci avvolge e ci travolge con un impeto irresistibile; un barbaglio di colori, una fantasmagoria di faccie strane, un frastuono di voci stridule, una furia, una confusione di battaglia, uno spettacolo grandioso e selvaggio che innamora e sbalordisce.

Tutto a un tratto sostava, tendeva l'orecchio, figurandosi che tutto fosse un orribile sogno e che fra poco si sarebbe trovata nelle braccia di sua madre.... Ecco che, dall'altre stanze, penetrano fino a lei le stridule voci delle quattro vecchiarde e lo strepito delle stoviglie percosse; e, fra il gridare e il ridere, udì chiaro il proprio nome.

Donato si guarda intorno; è in un breve spazzo scoperto, accanto alla silenziosa sorgente dove in altri tempi venne tante volte assetato; tutt'in giro gli alberi gli fanno siepe, presso al sentierolo è un formicaio che un raggio di sole ha svegliato or ora alle grandi faccende d'ogni giorno; una talpa, rimasta fuor di casa più tardi dell'usato, attraversa il sentiero come una palla nera e rientra nel suo piccolo labirinto; dormono i grilli e si destano le cicale stridule; nelle zolle, fra filo e filo d'ogni erba, è un brulichio di creature che ripigliano la vita festose; le portulache silvestri schiudono alla loro esistenza d'un giorno la pompa dei vivaci colori; lontanamente si ode il muggito dei buoi e il grido di un contadino che passa nella via maestra dove finisce il boschetto, e lo strider di ruote d'un carro sulla ghiaia.