United States or Eritrea ? Vote for the TOP Country of the Week !


13 Lungo e d'intorno quel fiume volando givano corvi ed avidi avoltori, mulacchie e vari augelli, che gridando facean discordi strepiti e romori; ed alla preda correan tutti, quando sparger vedean gli amplissimi tesori: e chi nel becco, e chi ne l'ugna torta ne prende; ma lontan poco li porta.

In quella camera vecchia, fra quelle mura stinte, mi pareva riudir lontane le canzoni di Tiberiade, e più lungi, con sordi strepiti, rumoreggiare in un mondo piegato sotto la forza delle spade l’eterna rivolta dei miserabili... Hai una treccia che ti veste, Madlen, come il fiocco abbrunito dal sole veste la pannocchia del grano...

Ciò accadeva sopra tutto quando eravamo sole nel Castello ed il silenzio mi pareva risuonasse di lontani strepiti, fra quelle mura disabitate.

queste nostre man fien le primiere, Che tra' nemici sian vedute armate; Anzi presso ciascun, donne guerriere Furo famose a le stagioni andate; Veduta fu tra coraggiose schiere Magnanima reina in su l'Eufrate Andar fra' duri strepiti di Marte Ver Babilonia con le chiome sparte.

La poesia ama la vita mossa ed intensa; e da molti secoli Roma non è terreno per lei. Gli strepiti delle fazioni piacciono più alle Muse del clangore cupo delle campane e del mormorio delle litanie nelle processioni; il narcotico odore dell'incenso, che riempie interamente la citt

A' rumori che nel giorno l'aria spessa e pesante aveva ammortiti, alla vita della mattina piena di movimento, di voci, di strepiti, che il tempo uggioso avea resi come sordi e sfiniti, succedeva adesso, dopo un paio d'ore d'ozio snervante, l'impaziente rivoluzione della sera, che pareva volesse reagire a quel torpore durato così a lungo tra l'aspettare invano i soliti piccoli avvenimenti e il raggomitolarsi con lo spirito e il corpo in un malessere d'insofferenza che la giornata metteva ne' muscoli e nel sangue.

Don Diego vi restò quaranta giorni. Gli si portava una libbra di pane al giorno ed una brocca d'acqua. Egli viveva, agginocchiato, la bocca costantemente applicata allo abbaino sulla porta. Un buco aperto, in un lato, centuplicava l'infezione. I suoi abiti erano saturati dell'orribile distillato della vôlta. Aveva freddo, il peggiore dei freddi, quello che viene di dentro, e perciò dal cuore e dalla midolla allungata, che si agghiadano a spese del cervello. Impossibile di distinguere nulla in quel sotterraneo da maiali. Non pertanto, quando le pupille, a forza di aguzzarsi, si erano dilatate come due rosoni da cattedrale, si scorgevano ancora delle orride piccole lucertole giallastre strisciar lungo le parete. Il silenzio un silenzio da steppe lo schiacciava. Egli non udiva più, degli strepiti della vita, che il tintinnio cadenzato delle vene delle tempia, e la gocciola di umidit

Chi piange qui? domandò mastro Jacopo con voce tuonante. Non voglio che pianga nessuno. Finiamola con gli strepiti! Volete farla morire? Non voglio che muoia. È la mia figliuola, è il sangue mio. La custodirò, la rinchiuderò, che non abbia più a vederla anima nata. Nessuno la sposer

90 Sopra tutti i rumor, strepiti e gridi, di che 'l campo era pien quasi ugualmente, Brunel, ch'ora pietade ora sussidi domandando venìa, così si sente, ch'al suono de' ramarichi e de' stridi si fa d'intorno accor tutta la gente.

72 Ecco, volgendo il sol verso la sera, udiron gridi e strepiti e percosse, che facean segno di battaglia fiera che, quanto era il rumor, vicina fosse. Zerbino, per veder la cosa ch'era, verso il rumore in gran fretta si mosse: non fu Gabrina lenta a seguitarlo. Di quel ch'avvenne, all'altro canto io parlo.