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E una sera, dopo aver barato alla zecchinetta, e pelato a dovere certi gonzi che s'eran lasciati prendere all'amo, con l'esca di qualche piccola vincita, gozzovigliavano nella bettola di mastro Mariano Ruvoli. Era tardi ed erano soli nella stanzaccia affumicata, rischiarata appena da un lume a petrolio.

Demmo un'ultimo sguardo alla stanzaccia che ci aveva racchiusi quei giorni, e, cosa strana, provammo un certo dispiacere ad abbandonarla. Quanti pensieri, quanti generosi proponimenti, quanti ricordi, quante speranze non ci avevano agitato l

Il vecchio tenente Lorenzo li aveva fatti padroni della sua deserta stanzaccia; ma ben vedeva che vi stavano a disagio, e ch'era poi tutt'uno; poichè le due donne altra cosa non facevano che piangere e pregare; peggio poi, quando non riusciva a persuaderle che gustassero almeno qualche cucchiajata di minestra.

Quando io avevo dieci anni, o giù di , giocavo coi re, e fu il solo tempo in cui vissi in dimestichezza con gente di gran paraggio. Li avea fatti io stesso di cartone e dipinti di rosso e di azzurro con elmo e spada. L'ho a mente quella stanzaccia a soffitta, diroccata, con un odor di topi. L

In questo momento in cui v'introduco nel misero alloggio di questa famigliuola, intorno alla quale vedremo svolgersi le scene del dramma che ho intrapreso di raccontarvi, tutti i componenti della medesima sono raccolti nel secondo scompartimento dell'unica stanzaccia.

Dopo bevuto il caldo sangue spicciato dalle carotidi incise, si passa in una stanzaccia nuda e sporca e si sciacquano le coraggiose bocche femminili e le mani insanguinate. A parte il bene che può fare questo rimedio novello, lo spettacolo è orribile.

Era forse semplicemente effetto dell'essere intieramente riposato dalle fatiche del viaggio. In ogni modo tale indugio gli pesava assai. Dopo aver passeggiato un pezzo su e giù per la sua stanzaccia, discese nella cucina. L'oste venne, come gi

E il povero don Bastiano, fatto questo pensiero si sforzò d'andar loro dietro alla meglio. Così vennero su nella stanzaccia. Mastro Vanni andò ad origliare all'uscio, l'aprì, sporse il capo fuori, tornò a dire che tutto era tranquillo.

Nella meschina stanzaccia di Siccio quella stessa sera stavan raccolti tre individui che avrebbero fatto l'ammirazione di colui "che nuovo Olimpo alzò in Roma a' Celesti" e di qualunque dei grandi Maestri del bello. Eppure non è egli mero caso il nascer bello? e non ho conosciuto io molta gente con cuore d'angiolo e pur deformi di corpo?

Volle allora il caso che aggirandomi, non so più per qual via, mi trovassi di fronte a una bettola su cui vidi scritto a caratteri intagliati in un'impannata, e illuminati da una fiamma interna «Vini nazionali» e io dissi senz'altro a me stesso: Entriamovi, è meglio così, e non è un cattivo rimedio; cercherò nel vino quell'ardimento che non ho più il potere di chiedere alla mia ragione. E cacciatomi in un angolo d'una stanzaccia sotterranea domandai alcune bottiglie di vino che bevetti con avidit