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L'unica mia ambizione, imprimere un'orma non cancellabile nella storia della nostra letteratura, e incoronar di gloria il mio nome. Per quest'unico amore e per quest'unica ambizione io aveva imparato a vivere, fin da' quindici anni. Tanto mi ero preso d'essi, tanto mi ero sprofondato in essi, che avevo finito per allontanarmi e straniarmi dal mondo.

Quante volte, sprofondato tra i cuscini della gondola silenziosa, o seduto in un salotto a fianco d'una dama, o in un palco della Fenice tra la luce dorata e lo scintillìo dei diamanti, Filippo Vagli aveva pensato alla piccola amica, che dormiva tranquillamente nella casetta bianca sul campiello muto!

Il di Bartolo s'era sprofondato nella lettura del suo giornale, ma di volta in volta, ne levava lo sguardo per lasciarlo posare sul mio interlocutore, ch'egli affisava, silenzioso per qualche minuto, come si fa con certe persone nuove le quali vi suscitano un curioso interessamento nell'animo.

Era marito invidiato, padre contento, circondato di una considerazione relativa, onorato. Aveva un'amante che gli apriva olimpi incogniti. Possedeva un parafulmine che lo metteva al sicuro dalle disgrazie della sua corte e dalla ingratitudine della regina Bianca. Poteva innalzare ancora la fronte con orgoglio: sua moglie era pura; la sua casa casta; la sua fortuna al livello dei suoi bisogni e del suo grado.... Tutto codesto si è sprofondato come una valanga! Un bacio di donna

Il latrinaio, che ci aveva salutati con tutti i complimenti che aveva potuto raccogliere la sua testa, rimase senza risposta. Signori, buon Natale e tanti anni come questi! Parecchi di noi lo avrebbero sprofondato. Asino porco di un ammazza donne, non è buono neanche di essere gentile! Va all'inferno! Aria! -Ci lasci almeno prendere il caffè, signor sottocapo. Un minuto, meno di un minuto.

È necessario gridai a me stesso togliendomi di schianto alle riflessioni in cui m'ero sprofondato passeggiando sul terrazzo un di quei giorni è necessario che questo abbia fine! Salii risoluto le scale, entrai nello studio, afferrai la penna, e le scrissi. Le confessai che fino a ieri l'avevo vilmente ingannata. Che non l'avevo amata, che non l'amavo, che non potevo amarla.

Fiordalisa era vissuta molti anni da sola in casa di mastro Jacopo, padre amoroso, ma burbero e tutto sprofondato nell'arte sua. Esciva appena d'infanzia quando le era morta la madre, e ciò le aveva portato l'obbligo di molte cure domestiche non intese subito, ma vedute ed accettate a mano a mano che in lei cresceva con gli anni il giudizio. Era una bambina grave prima di essere una donnina forte.

Giampaolo, il quale se ne stava sprofondato in un'immensa sedia a bracciuoli, sforzatosi a sgranchire le membra con una lentezza quasi dogliosa, si fece consegnare il salvacondotto, che lesse attentamente parola per parola.

Pareva che tutto fosse finito, che la mamma fosse morta, il sole sprofondato tra la nuvolaglia; la fanciulla si strinse tacitamente a Filippo, il quale doveva essere per lei ogni cosa al mondo, e Filippo le prese una mano e la tenne finchè l'omnibus non entrò sotto l'atrio dell'albergo. Scesero primi gli amanti; poi il conte Roberto.

In prova d'obbedienza sollecita, si accostò allo scaffale più vicino, ne tolse il primo libro che gli venne alla mano, e andò a sprofondarsi nella lettura, ma non senza essersi sprofondato da prima in un seggiolone imbottito di bambagia, che era una delizia a sentirlo. Il padrino Adelindo era tornato in quel mezzo al suo ascoltatorio.