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Non c'illudiam fra sogni, Onde lo spirto desto indi vergogni: Ma ai circondanti popoli mostriamo, Che in tutte fasi di grandezze umane Grandezza in noi rimane, Dacchè al vero ed al bel sempre aspiriamo. Al vero e al bello sempre Aspiri chi sortiva itale tempre! Splendidissima a noi traccia segnaro Que' glorïosi, onde la sacra polve Tutte le glebe involve Di questo suolo, al cielo e a noi caro!

E dopo quella parola, insieme con la luce di un lampo e col fragor d’un tuono, comparve nella camera del Negromante il fido Aporèma, non sotto la forma del romèo, di Rambaldo di Verrùa, di frate Gualdo, sibbene sotto quella splendidissima, abbagliante, dell’arcangelo fulminato nei cieli. Nel quale è dimostrato che il diavolo non è così brutto come lo si dipinge.

Abbiam lasciato i Mille, divenuti esercito Meridionale, nella bella Partenope, coi loro avamposti a S. Maria, S. Angelo e Maddaloni, e con una rispettabile riserva a Caserta. Caserta, splendidissima villa della cacciata Dinastia, ove i pezzenti militi di Calatafimi e di Melazzo si divertivano alla caccia dei fagiani ed alla pesca delle trote, abbondantissimi in quella regia tenuta.

Gli uomini savi d'Italia sanno che la nostra letteratura, comeché splendidissima per molti rispetti, ha pure anch'essa i suoi lati opachi; ed arrabbiano nel vedere confondersi insieme da' lodatori l'opacitá e lo splendore, e versarsi ovunque ugual dose di ammirazione.

Gli ultimi giorni che ella passò a Genova non furono niente migliori. Maurizio era imbronciato, ed ella stette molto sulla sua. Ella partì per Nizza con la famiglia, ed egli s'imbarcò per il suo primo viaggio. Così finiva il romanzetto, a mala pena imbastito, così l'amor suo a mala pena sbozzato. Del resto, quella splendidissima e formosissima bionda, egli non aveva più avuto occasione di vederla.

CINTIA. Buona notte, Erasto, cuor mio! ERASTO. Veramente che voi sola potete darmi la buona e felicissima notte. CINTIA. Posso ben dir ch'ancor io ne ricevo la parte mia. ERASTO. Che notte notte? chiaro e felicissimo giorno! E come può esser notte dove compaiono gli occhi vostri, che a malgrado delle piú oscure tenebre scintillano intorno di splendidissima luce?

Circa il servizio da tavola, Menico ha esordito in una maniera splendidissima. Era un giovedì e nella bella sala da pranzo del barone di Cerami, coi mobili di noce intagliati e i grandi piatti arabo-siculi appesi alle pareti, c'era una decina di convitati, quasi tutti, per via della Camera o del Senato, appartenenti alla politica.

Vedendo lei da vicino, discorrendo con lei, Maurizio non potè trattenersi dal pensare a sua cugina e al dolorino acuto che gli aveva lasciato nell'anima quella splendidissima e formosissima bionda.

Alla fine sono libera di questo Roberto Jannacone.... Egli avea di sicuro cercato fuggire dal suo carcere per nuocermi.... Ed ora Cristina parli pure, se vuole.... Avrò sempre ragione! La festa data dal marchese di Trapani riuscì splendidissima. Inutile dire che la principessa fu tra le prime ad accorrervi. Si era mascherata stupendamente: la foggia, da lei vestita, rifioriva la sua bellezza.

Non aveva egli dunque amato mai? , aveva amato, ed anche incominciando per tempo; ma anche per tempo si era fermato. A quattordici anni aveva preso una cotta famosa per una sua cuginetta, splendidissima e formosissima bionda. Per moglie non sarebbe andata, avendo perfino un anno o due più di lui: ma chi bada a queste differenze, quando cantano gli anni adolescenti nel cuore? Quella stupenda creatura egli l'aveva veduta da bambino, e avevano giuocato insieme a marito e moglie: il «te ne rammentiera stato proferito con gusto al nuovo incontro, quando la cuginetta era venuta coi parenti a Genova, per salutar lui collegiale promosso agli esami finali e gi