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Soleva Roma, che 'l buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. L'un l'altro ha spento; ed e` giunta la spada col pasturale, e l'un con l'altro insieme per viva forza mal convien che vada; pero` che, giunti, l'un l'altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch'ogn'erba si conosce per lo seme.

«Entrammo in una carrozza da nolo; non osai entrare nell'omnibus dell'albergo, per non esser veduta. Mi pareva di non aver diritto di essere a Milano; e che ogni primo venuto potesse ricordarmelo. Si passò in via della Spiga per condurre la contralto da' suoi parenti, poi per la via Gesù, Monte Napoleone, via Pietro Verri, e piazza Belgiojoso, mi feci condurre all'Albergo della Bella Venezia.

Vien la tentazione di raccoglierli tutti, ma ce n'è troppi, non ne raccogliamo nemmeno uno... Innanzi... Alle falde del monte, tra le, acacie, s'incontrano altri tesori: ecco un ciclamino bianco e per uno bianco mille color di rosa, e poi una famiglia stravagante di fiorellini dalle forme più curiose; ecco una spiga d'un rosso cupo che non avevamo ancor visto; la fiuto per far più ampia conoscenza; quale profumo squisito di vainiglia! quella che noi coltiviamo nei giardini col nome di elitropium peruvianum è molto lontana dall'aver un odore così squisito.

Soleva Roma, che ’l buon mondo feo, due soli aver, che l’una e l’altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. L’un l’altro ha spento; ed è giunta la spada col pasturale, e l’un con l’altro insieme per viva forza mal convien che vada; però che, giunti, l’un l’altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch’ogn’ erba si conosce per lo seme.

Il sapone di spiga andava con le polveri dentifricie; l’acqua nanfa gareggiava con l’acqua di rosa, la fior di mirto con la sans-pareille, e tutte con la costosissima acqua del paradiso. Le pastiglie profumatorie si associavano sovente con il ricercato liquore per togliere le macchie del volto. Atteso con febbrile impazienza, ecco giungere il parrucchiere.

Mai più. In che lingua doveva conferire? Era una splendida, lattea, placida creatura bionda, di quel biondo tenero come di spiga non baciata bene dal sole; anzi vi dirò che quella bellezza nordica aveva così conquistato il mio animo che non soltanto il color bruno ardente delle bellezze nazionali, ma lo stesso color falbo delle nostre donne, mi pareva un'imperfezione di natura. Ella era inoltre così squisitamente monda e detersa che dalle sue carni lattee io sentivo esalare un perpetuo profumo di pervinca e di mughetto; e gli occhi suoi grandi, quasi squarciati, di un azzurro dolcissimo, sotto due archi di ciglia perfetti ed evanescenti, mi immergevano nello stupore di un sogno, da cui uscivo talora fremente e con queste terribili domande: «E come finir

Soleva Roma, che ’l buon mondo feo, due soli aver, che l’una e l’altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. L’un l’altro ha spento; ed è giunta la spada col pasturale, e l’un con l’altro insieme per viva forza mal convien che vada; però che, giunti, l’un l’altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch’ogn’ erba si conosce per lo seme.

Sia maledetto il pan che da una spiga Sanguigna spremi e possa a' tuoi figliuoli Saper triste, che ciascun lo sputi In terra e sia di vermi anche ribrezzo! Non dei nidi di festa, non di molle Usignol suoni il pianto ove il ruggito Corse d'umane belve e scese il ferro La vita a lacerar nei palpitanti Visceri umani!

Di nostra vita sparge lentamente Il mesto pan, più caro al ciel che agli uomini, Il contadin paziente. Al gelo, al sole, al monte, al colle, al piano Si muove egual la bionda spiga a tessere Del contadin la mano. Quando beati sulla prima aurora Sognano i ricchi nelle piume morbide, Il contadin lavora. Se avvampa agosto torrido la testa, A freschi lidi i cittadini emigrano: Il contadino resta.

Allora si sedeva, con le spalle contro i sassi riscaldati, e cominciava a mangiare. Mordeva il pane e sceglieva una spiga tenera: ogni granello aveva in una minuta stilla di succo simile a latte e aveva un fresco sapore di farina. Per un singolar fenomeno, la volutt