United States or San Marino ? Vote for the TOP Country of the Week !


Va' presto e spácciati. FULVIA. Che te ha detto? RITA. Ho parlato col figliuolo. Adesso fará l'imbasciata. FULVIA. Acòstameti qui, ché non paia ch'io stia sola. CECA. Chi è quella che vole madonna? RITA. Siamo noi. Oh Ceca! CECA. Perché non entrate, che l'è aperto? FULVIA. E che ne sapemo noi? CECA. Dio vel perdoni. Che bisogna che voi pichiate, che sète patrona de ogni cosa?

Fino da' primi secoli del cristianesimo alcuni santi si dissero da Dio favoriti con visioni e rivelazioni, come può vedersi da quelle di san Cipriano, di santa Perpetua, ecc. ecc. Ma di queste accadde come dei miracoli, cioè che dopo i miracoli veri ne furono spacciati non pochi falsi, e quindi molti sogni furono spacciati come visioni.

Eh, viscere mie, c'è altro da fare che andar in cerca di tuo marito borbottava la contessa Zanze alla figliuola, la quale chiedeva a lei consiglio ed aiuto. Per poco che la duri così, siamo tutti spacciati e non ci resta che da raccomandare l'anima al Signore.

« Altro che sterminio, urlava il primo segretario che divideva la paura del suo padrone! Esterminati! per S. Ignazio, se non fermano quei manigoldi al Faro, siamo belli e spacciati! Chi diavolo li ferma più quando abbiano messo il piede sul continente con tutta questa febbre di rivoluzione che s'è impadronita dei nostri italiani, un devoti e mansueti!».

CURZIO. Vien fuori e piglia la cappa; e spácciati. Che cosa fai? RUFINO. Andiamo. Io sono in ordine. CURZIO. Dimmi un poco, or che me ricordo: parlasti tu mai con la serva di Iulia? RUFINO. Io vel dissi pur iersera; ma voi non me ci desti orecchie. CURZIO. Io avevo altro in capo, a dirti el vero. Ma pur, che ti disse? RUFINO. Ella è mezza contenta; e spero... Basta. CURZIO. Come mezza contenta?

S'erano i borghigiani Coricati assai presto, per poter l'indomani Svegliarsi di buon'ora, e gustar per intero La festa della forca. Dormiva il prigioniero? Io l'ignoro. Chi veglia è mastro Spaghi. E questi Faceva a bassa voce dei monologhi mesti: "Questo è quel dei dugento che in vent'anni suonati "Spaccierò sulla forca. I primi che ho spacciati "Mi costarono lagrime di compassione!

Quand'era così, perchè non mi facevi un cenno? non avevi forse le pistole sul tavolo? non ho io il mio pugnale? non ci erano i giovani in anticamera? si saltava loro al collo e con un fazzoletto turando ad essi la bocca in due minuti erano belli e spacciati; dopo avremmo gettati i loro cadaveri nel sottoposto canale urlando all'affollata moltitudine: Così periscano i traditori!

La uccisione di un prete e d'un altro assassino, in difesa della mia vita, furon le mie prime colpe. In un altro paese, facendo valere i miei diritti d'assalito, avrei forse potuto scamparla perché, sebbene non avessi testimoni, la cosa era così evidente, che difficile non mi sarebbe stato provare la mia innocenza. Sotto il governo clericale, trattandosi della morte d'uno de' suoi, era altra cosa ed io pensai bene di tenere la campagna. Allora cominciò la storia del mio così detto brigantaggio; però, vi giuro, che la morte dei tanti sgherri d'ogni specie da me spacciati fu sempre una necessit

Dopo questa gran filastrocca di prodigiosi trovati per raccogliere intorno a gli avventori, veniva alla parte per lui più stringente, offrendo in vendita a ciascuno certi suoi particolari specifici. Si sbracciava a narrare quanti mai ne avesse spacciati a Firenze; tanto che si augurava in Pistoia un esito non men fortunato. Ma il vero volpone per guadagnarsi denari e partigiani era giunto in mal tempo. La turba de’ gonzi, in specie della campagna, che potea dargli ascolto e comprare in suoi farmachi, era quasi tutta avvinazzata; e tranne che di liquori e di canti, a quell’ora potevi sgolarti, non volea saper d’altro. Sicchè deluso del suo guadagno, irritato che i più attendessero al giullare vicino, si rivolse al circolo del rivale, e a quell’insegna del Comune di Pistoia (la scacchiera) che eravi eretta, e come in tono profetico in questa guisa esclamò:

La lettiga non era più alla porta della chiesa, perchè gli amici e i convitati del signor Fedele, volendo mostrare l'allegrezza che quel matrimonio spandeva nel borgo, l'avevano fatta portar via; costringendo in questa guisa gli sposi a lasciarsi ammirare. E durante la messa, spacciati fanciulli nei prati e negli orti, e garzoni nei boschi vicini a sfrondar alberi; avevano fatta la fiorita per la via, e parati di fronde i muri delle case, come usava nella festa del Signore. Di che l'aspetto del borgo, pigliava dalla chiesa alla casa del signor Fedele, una bella e nuova allegrezza, che l'Alemanno ne fu lietissimo, e all'anima sua parve di inoltrarsi in una primavera, promettitrice di dolcezze infinite. Procedeva a piedi con Bianca allato, calpestando quei fiori, che a lui potevano sembrare emblemi di piaceri passati, a lei di affetti posti in oblio; ed ambedue bisbigliavano parole d'amore, verecondi in vista, fra gli evviva del popolo, e la grave andatura dell'accresciuto corteo: che lasciatosi alle spalle il clamore festoso della turba, rifece alfine le scale del signor Fedele. Ultimi tra i convitati capitarono i preti del borgo, col padre Anacleto, inchinato, lodato, atteso a dare il cenno, pel quale tutti pigliarono il loro posto alla solennit