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Siamo dunque nello scorcio del secolo XVIII. La moda straniera, come diremo, valicando monti e mari, veniva ad assidersi sovrana tra l’eterno femminino della Capitale. La galanteria francese con orpelli ed insidie tutto informava il costume dell’alta classe e, per imitazione, o per esempio, o per contagio, della media.

Il Lechini lesse, sotto la data di Pisa: «Tutto quello che ha rapporto allo stato attuale della nostra adorabile Sovrana forma ora, può dirsi, la principale e più importante occupazione di tutta questa popolazione. Tra le altre pie funzioni dedicate a tale interessantissimo oggetto...»

Il suo lusso, che ecclissa quello della sovrana, non è in relazione con la sua fortuna. Le sue prodigalit

E trionfava, baldanzosa, maravigliosa, sovrana. Che volutt

E che la Concezione non era il primo dei monasteri di Palermo! Poche settimane dopo giunta in Palermo la Corte di Napoli, volle la Regina Carolina fare un giro pei monasteri. Di questo un po’ male rimase la Regina, non per offesa che venisse al suo orgoglio di sovrana, ma pel costo di tanti regali.

creò la stirpe e fu sovrana.

La mente sovrana di lei era un registro infallibile, nel quale ogni postulante stava fotografato, accasellato, distinto nelle più singolari caratteristiche del suo caso personale. Il documento umano fu la passione di Alessandrina Ravizza: sempre partì da esso per arrivare alla sintesi.

Bisognava ch'egli trattasse Enrica com'una sovrana; il carattere impetuoso di lei non piegava: essa non concedeva nulla di , benevolenza, favori, se non domandati a ginocchio, con umilt

«La figliuola del nostro Re batte un via, per la quale non può fallire a glorioso portobrontolò il Ministro de' Lavori Pubblici. «La futura nostra sovrana non ha la sua pari in tutto il Regnodeclamò il Ministro degl'Interni, presidente del Consiglio. « fuori Regno ha pari lo illustre rampollo della nostra dinastiaconchiuse il Ministro degli Esteri.

Sempre nuovi argomenti della sovrana clemenza» esclamò il cancelliere strisciando una riverenza e ritirandosi: e Luchino, lieto in viso più che non potesse essere in cuore, stropicciava le mani, chinava a scosse il capo con una ferina volutt