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La Catalana di Gissi fu la prima a vincere il timore. Ella, un poco esitante, entrò; mangiò a piccoli bocconi, esaminando in stessa l’effetto del cibo; bevve il vino a piccoli sorsi. Poi, sentendosi tutta ristorata e fortificata, sorrise di meraviglia e di piacere. Tutti i mendicanti attendevano ch’ella uscisse.

Mentre il giovine Ariberti beveva a lunghi sorsi «lo suo dolce veneno», la sconosciuta aveva notato il suo cambiamento di posto, si era accorta che tutta quella conversione a destra e quell'appostamento a sottosquadro eran fatti per lei, e di tanto in tanto chinava gli occhi verso quel giovinottino elegante, bruno di capegli, pallido in viso, e di lineamenti aperti, che dardeggiava a lei così vivide occhiate. Quelle occhiate dicevano un subisso di cose; egli aveva nello sguardo tutte le precocit

Poichè voi siete colpevoli del delitto d'estasi e di sonno. Poichè voi siete colpevoli di non aver voluto vivere e di avere assaporata la morte a piccoli sorsi.... Colpevoli di aver soffocato in voi lo spirito, la volont

Cristo, Rabbi vestito di miracoli e di pazzia benefica, Tu che hai mutato in vino l'acqua delle giarre e moltiplicato i pani e i pesci nel convito dell'amico tuo, Cristo, Cristo, tu che hai bevuto a larghi sorsi la gratitudine delle folli guarite, guarda guarda il giardino stupendo delle Gioie sovrumane che abbiamo creato! Certo tu c'invidii, noi liberatori di citt

Oh! perchè almeno Lungi da lui non muoio! Orrendo, è vero Gli giungeria l'annunzio; ma varcata L'ora solenne del dolor saria; E adesso innanzi ella ci sta: bisogna Gustarla a sorsi, e insieme.

Squallido fior tu sei, fior di cipresso, Fior di neve, di tomba e di delitto. Lassù, lassù sta scrittoSorsi gridando:

Con queste dolci speranze, con questi forti propositi, in una bella mattina di maggio, Diana Varedo, insieme alla bambinaia e a Bebè, s'avviava alla stazione centrale incontro al marito. Incipit vita nova le dicevano il cielo azzurro, l'aria tepida, il sole limpidissimo, l'animazione insolita della gente che pareva bevere a larghi sorsi la primavera. Incipit vita nova le ripeteva il suo cuore.

E fortunato chi moriva di primo colpo, senza vedersi scannate innanzi le persone care, senza bevere a sorsi una morte disperata, straziati a membro a membro, coi visceri divelti, col corpo spaccato dalla polvere accesa nella gola... Vien meno la virtù della favella a descrivere quell'orribile arte di strazio. Deh quante vedove fece quel giorno! Quanti orfani!

«Bene rispose il giovane; ma non quanto tra questi nostri monti; che qui almeno tutta questa primavera ci pare cosa nostra, e c'entra nel sangue bevuta a sorsi... «Gioventù foco e fiamme! sclamò don Apollinare: e Giuliano giocondamente a lui: «Le spegneremo con due bicchieri di moscatello...»

Ed eran quel silenzio e quella pace che in te bevevo a sorsi larghi e puri; e il bacio amavo su’ tuoi vecchi muri de l’edera tenace. L’antico tempio, presso l’ospedale, svolgea sue linee semplici e divine. Per due bifori in alto, snelle e fine, rideva il ciel d’opale.