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«Dormi, dormi, e ti consolino i sogni, le immagini leggiadre delle feste a cui torni fidente e serena. Va, dove certo ti aspettano i sogni del tuo Percy; senti la stretta del suo braccio che poderoso ti sostiene, mentre i vostri piedi si aggirano in cadenza nel vortice della danza e il suo alito infuocato ti bacia i capegli.
Tutto il meraviglioso dei sogni consiste in quell'ignoranza della verit
Noi ci siamo slanciati per una via di fiori; abbiamo discusse le illusioni, i sogni gentili della vita, ma nulla abbiamo concluso. La sola conclusione possibile disse la Viola è che nell'era antica l'amore fu riguardato come un piacere, mentre il piacere non è nell'amore che un modo di manifestazione ed un complemento.
Andrò in Biblioteca. Una sola passione mi rimaneva le mie armi. Un solo odio mi rode l'odio contro me stesso che nulla volli o seppi godere nel mondo inebbriante. Che importa a me di tutti questi sogni? Da otto anni, da dieci, da dodici anni, io farnetico: c'è da impazzire. Ora tutto è finito! L'oubli seul sépare. Ecco l'obblio. Hai ucciso l'anima mia. S'io prendessi moglie? Oh suicidio!
Sessantasette, approvò gravemente il prete che sapeva il libro dei sogni sulla punta delle dita. Poi messa cantata, è chiaro. Messa cantata ottantanove. Ma un momento.... i morti si movevano. Morto che si muove trentuno. In ultimo, spavento. Novanta.
Abbiamo passato tanti anni insieme, abbiamo avuto tanti sogni e tanti pensieri comuni, che, a dispetto della lontananza e del tempo, possiamo sempre fare assegnamento l'una sull'altra. Oggi son io che faccio assegnamento su te.
Poco dopo vedemmo Garibaldi che ascendeva la piccola scala, che è in fondo al caffè della stazione di Chagny: l'uomo eroico ci volse uno sguardo, uno di quelli sguardi mestamente soavi, nei quali è compreso un poema: noi tutti lo capimmo alla prima e istintivamente ci levammo il cappello: era impossibile non venerare l'eroe che per un'idea aveva affrontato nella vecchiezza disagii, fatiche inesprimibili, era impossibile non venerare l'uomo che così infamemente ricompensato, collo sconforto nell'anima, aveva un'occhiata di conforto per noi: quella semplice occhiata ci rendeva più grandi, più generosi. Ah!.. non mi scappi fuori una scuola novellina a sostenere che i popoli si debbano solamente muovere per gl'interessi materiali: oh... non mi si dica che il correre dietro ai sogni e alle generose utopie addimostra un'ingenuit
Qualunque fossero stati i sogni, i desideri, le speranze, l'attesa degli otto anni trascorsi, tutto doveva ora avere compimento. Nella pienezza del suo sviluppo di donna, l'anima, i sensi, il pensiero chiedevano la loro parte a Marta, che ripeteva trepidando: dopo! dopo!
Corpo disfatto dalle febbri, cuore convulso, aridi labbri vïolastri, sudate chiome, tese al par di nastri neri intorno al terribile pallore; vita che lotti nel disfacimento, io ti penetro tutta, io ti fo mia: chiudi gli occhi, raccogli in una pia rete di sogni il tuo lungo tormento!...
Per non essere degeneri bisogna saper essere decaduti. Per fare tutto quello che si può, bisogna non pretendere a quello che non si può. Di tutti i sogni che distraggono dalla realitá, i sogni del passato sono i pessimi, perché i piú impossibili ad effettuare; il futuro anche piú improbabile può succedere, ma il passato non succede mai piú.
Parola Del Giorno