United States or Finland ? Vote for the TOP Country of the Week !


Non per questo egli si ritrasse dalla lotta. Educare il pubblico all'apprezzamento dei capolavori di ogni tempo, di ogni nazione e di ogni scuola, non era il cómpito meno arduo che il Modena si fosse prefisso. In questa lotta da lui intrapresa contro i pregiudizi, e, diciamolo pure, contro l'ignoranza del pubblico, la vittoria gli arrise sovente, non sempre. Dopo aver ravvivato sulle scene italiane l'Edipo di Sofocle, e rese accette al pubblico del teatro Re La morte di Wallenstein dello Schiller e la Lucrezia del Ponsard, due tragedie che rappresentavano l'ultimo duello fra il romanticismo conquistatore e il classicismo spodestato, parr

Tutti i personaggi sono oppressi dall'ossessione archeologica. Per Leonardo, la cosa è naturalissima: è invasato dall'idea di scoprire le tombe degli Atridi. Si capisce pure che un poeta come Alessandro, che ha voluto accompagnare l'amico nella difficile e nobile impresa, viva con l'immaginazione nel mondo mitologico di Omero e di Sofocle.

Avevano letto che i canti di Omero, di Pindaro, di Tirteo non erano misteri di letterati, ma canzoni di popolo. Avevano letto che Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane non si facevano belli della lode de' loro compagni di mestiere, ma anelavano al plauso di trentamila spettatori e l'ottenevano. Quindi, agitati da castissima invidia, vollero anch'essi quel plauso e quella corona.

Ora niente è più contrario all'essenza della tragedia greca, che è tutta azione; azione breve, ristretta, circoscritta dai limiti che le condizioni teatrali e l'indole di rappresentazione religiosa imponevano con gli intermezzi del coro, impaccioso residuo della forma sacra primitiva; coro che in Sofocle comincia gi

temo di ingannarmi dicendo che Omero, Pindaro, Sofocle, Euripide ecc. ecc., al tempo loro, furono in certo modo romantici, perché non cantarono le cose degli egizi o de' caldei, ma quelle dei loro greci; siccome il Milton non cantò le superstizioni omeriche, ma le tradizioni cristiane.

Le divine opere di Omero, di Eschilo, di Sofocle, di Aristofane sono qualcosa di così importante che, se fossero andate perdute, ci mancherebbe la miglior parte di noi e il danno sarebbe irreparabile.

Avrebbe dovuto apprendere però, che l'estro dell'arte è un figlio del tempo: quanto poco sarebbe potuto sorgere un Sofocle sotto Alessandro, tanto meno poteva attecchire il dramma morale nell'aria impura della nuova Parigi. Alcune fini commedie di Augier, alcune opere di Ponsard, principalmente Le lion amoureux che è, di questo poeta, il canto del cigno compenetrato da un nobile e forte spirito patriottico, sono i soli frutti sbocciati sopra l'universale imbecillit

Le riproduzioni dei drammi di Eschilo e di Sofocle, avrebbero potuto riuscire cosa assai diversa dalle recitazioni scolastiche fatte ogni anno dagli studenti inglesi e tedeschi al cospetto di professori e di dotti, pei quali non hanno misteri le più riposte meraviglie del testo originale.

Ma se invece d'Euripide avessi scelto Eschilo, che so io, Sofocle, Aristofane, Pindaro, Omero, Tucidide, Erodoto, i poemi omerici, mi sarei trovato su per giú nelle medesime angustie. In Italia mancano assolutamente le opere complete di tutti i classici greci. È questa una delle più gravi lacune della libreria italiana.

Il signor Bellotti imprese a tradurre Sofocle; e prima ancora che comparisse in luce quell'esimio lavoro, chi sognò mai che egli si fosse ingannato nella scelta del mezzo, per avere pigliato a condurre in versi la sua traduzione?