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TRINCA. Egli l'onora di molti illustri titoli: d'un venerabil asino, e tanto grande, che basta per sei asini; di buggiardo, e che le veritá le tiene tanto secrete in corpo, che ci han fatto la ruggine; che non soffiò mai vento d'ambizione che non soffiasse in quel ballon del suo capo; e che nel tribunal della poltroneria, se si avesse a determinare chi fusse il magior poltron del mondo, senza dubio arebbe la sentenza in favore, perché basterebbe la sua poltroneria ad impoltronire tutti i poltroni del mondo; e che combatte piú con la lingua che con la spada...

Il mondo delle idee si perde nel cielo; l'arte, che è figlia del cielo, sarebbe cosa morta senza l'idea che le soffiasse dentro il fuoco divino. La bellezza è la perfezione della materia la bont

Matteo Vento cominciò a sentirsi un grande freddo alle gambe. Provò a distendervi meglio il suo mantello, ma pareva che un mantice soffiasse proprio sotto di lui, recandogli continua molestia. Da che parte veniva quella corrente d'aria? dal buco della chiave no certo: dal condotto dell'acqua impossibile, perchè troppo basso: dal soffitto egualmente, perchè troppo alto.

Erano tutti infiammati dal gran bere e pieni di coraggio che percuotevan l'aria se soffiasse sul loro volto e il suolo perchè baciava i loro piedi e sempre fantasticando intorno al lor disegno.

Globi nerissimi di fumo uscivano dalle finestre e dal tetto, lingue di fuoco vibravano tra il fumo, alimentate dal vento che sembrava vi soffiasse su con maligna violenza. Al nostro arrivo, don Luca interrogava il ragazzo, s'interrompeva per chiamare i contadini che non rispondevano, tornava a interrogare quel poverino, guardiano di una mucca, e non riusciva a ottenere risposte concludenti.

Noi tutti della famiglia italiana possediamo in copia vizi e virtù sovente diversi, qualche volta contrari, mettiamo in comunella ogni cosa; nelle mutue virtù ci educhiamo, dei vizi scambievoli emendiamoci. Piacemi dirlo: avendo per quanto mi fu dato ricerco la natura del popolo torinese io lo trovai onesto, e più lo era prima che l'alito corruttore del Cavour ci soffiasse sopra; nel commercio singolare, invece, che presuntuoso confessa sentirsi d'ingegno inferiore, e chiede che tu lo chiarisca; se non che la moltitudine delle parole gl'introna lo intelletto peggio, che i tamburi gli orecchi; le immagini lo abbarbagliano, lo sgomentano i tropi; teme i farabulloni lo scarrucolino, i parabolani lo abbindolino, ed ha ragione; chiede definizioni esatte, argomenti precisi; insomma con la sua gamba tu regola il tuo passo; e se lo fai ti si professa grato: il concetto compreso egli si mura dentro il cervello col gesso da presa: forse fie l'ultimo a cessare fede nel governo monarchico, ma cessata ch'ei l'abbia non valgono ganci a ripescarla. Alle amicizie facile, subito; non ti trabocca giù il suo liquore cordiale da empirtene il bicchiere, e allagarne la mensa, ma se te ne versa mezzo, e' lo fa per dartene il rimanente un'altra volta: forse, almeno io provai così, con veruno uomo al mondo possiamo durare tanti anni amici come co' Piemontesi, e senza, che una nebbia sola venga ad offuscare la lunga amicizia: liberali del proprio non mi parvero troppo, ma anco costumano pigolarti attorno per avere del tuo; ossequiosi per abito, non per vilt

Benchè le notti fossero ancora fredde e soffiasse quel ventaccio, egli era senza cappotto. Si salutarono. Niente? domandò il padre ammiccando. Niente, rispose il figlio mentre appoggiava il fucile a un angolo. Dunque?... riprese il su Francesco, quando furono seduti di nuovo attorno al fuoco, voltosi al Carrarella. Questo guardò Sciaverio.

Talvolta, lungo tutto il litorale, per tre giorni e tre notti di sèguito urlava il vento; soffiasse dalla montagna o sibilasse dal mare, aveva una voce straziante d'assassinato, una voce furiosa di chi scuota la porta per ripararsi, e negli intervalli, una flebile voce di sarcasmo, la quale prometteva nuovi assalti, nuove grida, nuove violenze.