United States or Netherlands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Chi te lli ha dati? MALFATTO. Uno che m'ha ditto che voi site un poltrone e che lo fuoco ve possa abrusciare. PRUDENZIO. E chi è questo? MALFATTO. E che voi sèti un certo che fa alli scolari... PRUDENZIO. Taci, famulo, carnifice. MALFATTO. E dove è la carne? Ve sognate, neh vero? PRUDENZIO. Quid latras? MALFATTO. Misser no, che non son latro. Non li ho robbati, alla .

MALFATTO. Non se chiamava Ercole, messer no. PRUDENZIO. Se io fosse cerciorato vendundarme la toga, voglio cognoscerlo e fargli dar molte vulnere da questi sicari famuli di questi magnifici eccellentissimi signori principi mei patroni sempre observantissimi e fargli cavar el cuor del corpore. MALFATTO. Oh! Mastro, ha ditto ancora che voi site un somaro. PRUDENZIO. Un asino, eh?

Aggio fatto 'o voto... Vuie site mmaretata... Scurdateve... Ma che ddice? Che ddice!... Vito!... Vito!... È cosa 'e niente! È cosa 'e niente! Figlio mio! Figlio mio!... Addo' sta? Nun é niente! Nun avite appaura! Addo' sta?... Vito!... Figlio mio!... Addo' sta?... Uh, figlio mio!... Io mo moro!... Io sto buono!... È stata na cosa 'e niente... Mm'é benuto nu sbenimento...

Hanno muzzecá ccá nfaccia! E fallo, fallo! Chi te dice niente?! Chi vo' niente a te? Fallo! Fallo! E pecché venite ccá bbascio? Pecché ve facite vení tutte sti tirepetirre? Io sto malato!... Vuie a chi vulite atterrá? Vuie site, ca mme vulite vedé muorto! Zitto, embé! Io! Io, ové? , , vuie proprio! Vuie site stata ca mm'avite fatto accussì!

Non site boni se non a farme caminare. Che diavolo de furfanti! che mai non me lassano star un'ora in pace. O aspettate, che adesso vengo. Vederá ch'io sarò piú matto che pazzo a non ce andare. REPETITORE. Iam vesperascit, domine. Chi è giú? Olá! MALFATTO. , ! grida pure! REPETITORE. Chi è al nostro hostio? Olá! Non odi, no? Come hai nome? MALFATTO. Non te lo voglio dire.

GIACOMINO. Ci rimediarò ben io. GIACOCO. Auscutatori miei, perché site perzune da bene e me date onore per le vertude vostre, veo ca ve ascevolite de famme.

Cristina esce nella piazzetta. Ha una bottiglia in mano e va alla fontanella. Vito la segue con lo sguardo, poi si rimette a sedere sotto la sua porta e gioca con la rosa sempre guardando, sottocchi, la giovane, che silenziosamente riempisce la bottiglia. Quando ella ha finito fa per tornare, lentamente, al palazzetto. Psstt! Site stata vuie? Che cosa? Mme l'avite menata vuie? ... E... pecché?

MASTRO ANTONIO. Ancora piú? Oh! vo' siu piú doto d'Orlando. Parcere subiectis, quod cadunt alba ligustra: amen dico tibi certa rede coco. MASTRO ANTONIO. Oh bono! oh bono! Hali composti la Magnificenzia Vostra questi strambotti? PRUDENZIO. Al commando della Signoria Vostra. MASTRO ANTONIO. Voi site lo primo omo del mondo. PRUDENZIO. Per grazia vostra, non che lo meritiamo.

Ca í mme ne vulevo i'... E io nun ve ne vulevo fa i'... Dalla bottega di Marco esce l'uomo che si è raso. S'allontana, dopo aver dato un'occhiata ai giocatori. Marco esce poco dopo sulla soglia della sua bottega, si addossa allo stipite e si mette a osservare il giuoco. Vuie nun site 'e Napule? Nonzignore... so' 'e Capua. Vicino Santamaria? 'A sapite? .

Sed ecce a punto Malfatto che torna. O Malfatto! MALFATTO. Me par sentir... Oh! è lo mastro. A , site lo ben venuto. PRUDENZIO. Et tu quoque. MALFATTO. E dove è lo coco, patrone? Io non lo vego. PRUDENZIO. Io dico, tu ancora. MALFATTO. Basta: tant'è. E voi dove sète stato, patrone? PRUDENZIO. Fui al bibliotecario e al loco gerente del Monarca, idest Governatore, ch'è nostro alumno.