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E che le Muse sieno qui istrumento adoperante secondo il giudicio dell'artefice, e non secondo il loro, ottimamente il dimostra la Filosofia, dicendo in quel medesimo luogo che è disopra mostrato, quando dice: Partitevi di qui, Serene dolci infino alla morte, e lasciate questo infermo curare alle mie muse, cioè alla onestá e alla integritá del mio stilo, nel quale mediante le mie muse io gli mostrerò la veritá, la quale egli al presente non conosce, come uomo passionato e afflitto.

Fessi di donne memorabil danza: Altra ammirossi per serene ciglia, Chi d'abito gentil, chi di sembianza, E chi di leggiadrìa diè meraviglia. Ma come ogni chiarezza in cielo avanza Febo, quando il precorre alba vermiglia; Per cotal guisa ogni belt

Quel cambiamento repentino di vita, quel rapido trapasso dalle gioie serene della famiglia, alle torbide agitazioni d’un processo pericoloso, dall’aria profumata d’un parco all’afa nauseabonda del carcere, era un colpo troppo violento per restare senza conseguenze sopra un giovane felice ed avvezzo all’aria libera dei campi.

Paradiso · Canto XII tosto come l’ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse, a rotar cominciò la santa mola; e nel suo giro tutta non si volse prima ch’un’altra di cerchio la chiuse, e moto a moto e canto a canto colse; canto che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle dolci tube, quanto primo splendor quel ch’e’ refuse.

Così passano gli anni e mentre ai loro piedi batte l'onda furiosa delle passioni, esse continuano a brillare serene ed ignoranti.

Tuttavia, perché mo vergogna porte del tuo errore, e perché altra volta, udendo le serene, sie più forte, pon giù il seme del piangere e ascolta: udirai come in contraria parte mover dovieti mia carne sepolta. Mai non t’appresentò natura o arte piacer, quanto le belle membra in ch’io rinchiusa fui, e che so’ ’n terra sparte;

Pel labbro mio che beve le dolci aure serene, Pel vigoroso sangue che m’arde ne le vene, Pel bacio e pel desir, Pel folle riso ingenuo che scopre i bianchi denti, Per quest’intima forza che m’anima ai possenti Sogni de l’avvenir,

Fuggiva il giorno ed io pensai: l'estate Segue la primavera e passa, e viene Il queto autunno, e poi le sconfortate Brume; ma pur dopo le amare pene Giungon le gioie e l'esultanze liete, Dopo le lotte son l'ore serene. L'uomo dopo la vita avr

Tuttavia, perche' mo vergogna porte del tuo errore, e perche' altra volta, udendo le serene, sie piu` forte, pon giu` il seme del piangere e ascolta: si` udirai come in contraria parte mover dovieti mia carne sepolta. Mai non t'appresento` natura o arte piacer, quanto le belle membra in ch'io rinchiusa fui, e che so' 'n terra sparte;

E qui si gettava sulla rimembranza delle serene ore giovanili, indi ripigliava: Ma coloro che possono, deh come non pensano al tanto che fanno patire?... Ah pur troppo ci pensano