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Il conte erasi attirato il rancore de' principali senatori; i modi altieri, la smodata ambizione faceanlo odiar dagli altri; non dovea dunque aspettarsi alcuna piet

Ommetto il discorso e la risposta del re, ommetto i complimenti fatti separatamente da questo ai quattro senatori; ommetto le nobili accoglienze avute dai poveri, ma non umili, inviati di Genova, presso i principi e le principesse del sangue. Così Filippo Casoni, che attinse alle fonti vive.

Mentre però la sorpresa sembrava aver colpito i senatori, sentendo che il popolo era alla porta del palazzo e riflettendo agli applausi fattimi, rivoltomi ai senatori dissi: «Se lo giudicate, mi presenterò al popolo onde conoscere la cosa e procurare la calma». Avendo essi aderito, uscii subito, e passati i lunghi portici, sceso dalla gran scala, mi portai alla porta del palazzo. Osservai non esservi ivi di guardia che sette od otto soldati, numero minore del consueto, e fu mio primo consiglio l'ordinare al capo-posto che nessun soldato facesse violenza. Pioveva; mi posi sul limitare esterno: ma quale fu la mia sorpresa allo scorgere totalmente cangiata la qualit

Riuniti nella solita aula delle consulte, e non punto intimiditi dal romore che udivasi al di fuori, udirono i senatori la lettura del processo verbale della seduta precedente, e l'approvarono: dopo del che il presidente conte Veneri comunicò, non però ufficialmente, al senato la protesta di cui qui sopra ho riportato i termini, e la lettera d'invio del podest

Una volta per la festa del Corpus Domini il Pretore Duca di Castellana, ammalato, delegò, consenziente il corpo del Senato, un senatore; i giudici pretoriani si negarono a prestargli omaggio, e ne seguì un litigio che si portò fino al Protonotaro del Regno¹¹². Il perno della questione era questo: gli ufficiali nobili nelle processioni e in altre pubbliche comparse del Senato devono andare a lato o dietro ai Senatori?

¹¹⁴ Diario ined., a. 1800, p. 220. Ma non ci occupiamo di queste miserie, quando ben altro abbiamo da vedere. Due delle tre carrozze del Senato erano veramente belle. Nella prima andava il Pretore coi Senatori; nella seconda, altri Senatori; nell’ultima, il Cerimoniere, il Segretario e qualche ufficiale nobile.

Una sera nel suo palazzo medesimo, dove per caso vennero a trovarsi assieme gran parte de' senatori, s'era parlato a lungo di quella publica bisogna, e alcuni s'eran fatti leciti a richiedere palesemente il Barbarigo del suo consiglio, e il discorso era stato condotto in modo ch'egli si trovò nel punto di dover dare una decisa risposta. E, presa finalmente una risoluzione, gi

All'arrivo de' senatori facevano plauso ad alcuni, accompagnavano altri con urli plebei e con fischi, e precisamente quelli che in Senato avevano nel 17 mostrato di aderire al progetto del duca di Lodi; tanto è vero che erano al pieno giorno di ciò che si era parlato e risoluto in quella seduta, e non era che per un indegno pretesto che calunniavano l'intero corpo, accusandolo di quello che con piú di due terzi di suffragi aveva escluso.

Diede banchetti senza fine; invitò migliaia di patrizi, di senatori; allestì orgie infami; commise delitti nefandi, per appagare la propria sete di gaudio; si adirò con Poppea Sabina che portava sotto il petto il suo figlio e con un calcio la uccise; la fece poi imbalsamare, proclamare dea, e bruciare in onore di lei tanti incensi, quanti l'Arabia produce in un anno.

I senatori eransi indettati di raunarsi di bel nuovo il 20 d'aprile, sebbene i loro deputati, eletti nel 17, i conti Guicciardi e Castiglioni¹, fossero gi