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Con questi pezzi il paziente lettore ricostruisca il dramma funesto che essi formano. Nella notte purissima e chiara il plenilunio scintillava.

Alcuni momenti dopo, udendo rumore di passi nelle camere vicine, si alzò per vedere che fosse, ed affacciandosi alla porta s'incontrò nella figura della Ginevra, la quale si precipitò nella stanza. Il volto di lei aveva subito un trasmutamento indescrivibile, e l'occhio le scintillava di gioja che parea diffondersi in raggi.

Anche nella saletta da pranzo, via i libroni, gli scartafacci dei Patriotti viventi, spirava un'aria ammodo, con un odorino di tartuffi delizioso; la tavola, piuttosto piccola, scintillava di cristalli e di argenterie in mezzo alla luce raccolta.... Tutta roba quella, mandata dal Cova; il garzone che l'aveva portata, aspettava in cucina, dando intanto una mano a preparare i piatti.

La gran piazza sabbiosa scintillava come sparsa di pomice in polvere. Tutte le case a torno imbiancate di calce avevano una singolare luminosit

Defendente Sacchi era piccolo di persona e non bello di aspetto, benchè i suoi lineamenti presentassero un non so che di piacevole nel tutt'insieme e di sereno. Dentro a' suoi occhi leggevasi una immaginativa vivace non disgiunta dalla penetrazione dell'ingegno, e ne scintillava un certo poetico brio. Un fiume di dottrina scorreva dalla sua lingua, quando gli avveniva di poter a lungo e non interrotto parlare. I suoi modi erano cortesi e la bont

Edith e sua madre, tragiche e sole, volsero i passi verso le cime dove brilla eterna la neve e la speranza. Davos scintillava adamantino e terso nel sole invernale. Edith giaceva sulla terrazza dell'Hôtel Belvedere, con una coltre ravvolta intorno alle ginocchia e un parasole aperto sul capo. Era felice. Sua madre le aveva allora allora portato una lettera di Nancy.

Nella notte purissima e chiara il plenilunio scintillava.

Il salottino da pranzo, ben rischiarato da una lampada sospesa e ben caldo, scintillava di posate di pakfond, di saliere, di bicchieri nitidi, Sopra una scansia stavano schierate dodici bottiglie di diversi autori, qualcuna col collo d'argento, Qui c'è odor di morto disse don Procolo, allargando le nari al buon profumo dell'arrosto, Gli faremo un funerale di prima classe.

Tre lampade, alimentate d’olio d’oliva, ardevano dolcemente nell’aria umida del sacrario; dietro un cristallo, l’idolo cristiano scintillava con la testa bianca in mezzo a un gran disco solare; e le pareti sparivano sotto la ricchezza dei doni.

Tom giaceva nelle tenebre, lontano da tutto ciò, sotto la terra del piccolo cimitero di Nervi, dove il mare, che egli aveva tanto amato, scintillava e danzava a pochi passi dai suoi occhi chiusi, dal suo cuore immoto, dalle sue mani incrociate. Ah, le mani incrociate di Tom! Ecco l'unica cosa che ella potesse rammemorare di lui quando, chiudendo gli occhi, tentava di rievocarlo.