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In tutti gli atti si vedeva aperto ch'ella voleva alcun le ragionasse, per appiccare una sciarra, un concerto di voci, che tre ore lungo andasse. Ma poich'ella ebbe il silenzio sofferto un pezzo senza che alcun le parlasse, sendo il pranzo finito, in Rugger fisse tenne le luci bieche e poi gli disse: 61

O beffeggiata anima santa e pia, a cui sonagli imposero al berretto, poi che ai ragli il tintinnio s'accoppia e la brigata non t'abbia a sdegno e ti comprenda: vuota pur ti sembrava e trista e sciagurata questa vita che al ballo e alla parata tutte volgea le cure. Taccian ora le rive e i bei giardini: Sciarra lungi riporta i Farfarelli: splende Aurora. Invano ardito hai tu? Di nuovo pungi

Alfin fu rimenata ben la pasta, per non far troppo lunga la leggenda. Terigi fu contento e non contrasta, Rugger anch'esso par che condiscenda: nel parentado ci fu qualche sciarra, ma il nodo stava in Marfisa bizzarra. Diceva Bradamante al suo Ruggero: Deve ubbidirvi, le siete fratello. Dicea Rugger: Perdio, che mi dispero: dovereste conoscer quel cervello.

I banditi, mentr'era poco guardata, me la saccheggiarono, ed arsero. A quei tempi si riparava molto nei boschi circonvicini il signor Marco Sciarra, e dove la sua banda passava ti so dire che non metteva più erba... Ma io non udii mai che la banda del signor Marco ardesse, e guastasse... Accattai briga con uno dei suoi uomini per una follìa, che non meritava la spesa.

Sciarra ghigna e sorride e guida a frotte i tristi sogni e i gaj colle malie e Chimera tormenta l'Indovini coi mirabil'incanti della notte.

Bonifacio non aveva dimenticato che i due cardinali della casa Colonna, Jacopo e Pietro, avevano osteggiato la sua elezione, e giurò di umiliare questa potente famiglia. Nel 1297 la ruppe con essa per motivi o pretesti che non importa qui riferire. Ne seguì una crociata del papa contro i Colonna; essi fuggirono dinanzi al suo sdegno; i due cardinali, privati della porpora, si ritirarono a Rieti e Sciarra Colonna, allora capo della famiglia, si recò in Francia, dove Filippo il Bello lo accolse con piacere, poichè egli era in guerra con Bonifacio VIII, che lo aveva scomunicato e dichiarato decaduto dal trono. Egli decise con Sciarra di sorprendere Bonifacio in Anagni, dove si trovava nell'estate del 1303, e di farlo prigioniero; a questo scopo Sciarra si unì a Guglielmo di Nogaret, che godeva la fiducia del sovrano. Furono radunati segretamente trecento cavalieri e maggior numero di fanti, e dopo che Nogaret si fu accampato a Ferentino, con alcune truppe pronte ad ogni evento, Sciarra, nella notte del 7 settembre, uscì dal vicino borgo di Sgurgola. I ghibellini di Anagni, che erano del complotto, gli aprirono le porte; egli assalì il palazzo Gaetani e penetrò nelle stanze del papa. Bonifacio oppose alle violenze sofferte un'eroica dignit

Saltato avrebbe ogni fossa, ogni sbarra per appiccare il filo con Terigi, quantunque ei fosse, come Turpin narra, fallito, al verde e l'odio di Parigi, Prima nel fòro ha perduta la sciarra co' suoi parenti da' gabbani grigi, poscia è diserto dal suo cappellano e da' contrabbandier di Montalbano. Lasciam per poco la bizzarra in pena d'esser come un cadavere abborrita.

Ecco la via Appia, che da Roma, traversando le paludi pontine, andava a Brindisi, reliquia di paterna grandezza rimasta come scherno delle nostre opere di un giorno. presso contristano più moderne rovine, quelle di Anagni, dove fece naufragio il superbo concetto del Papato . La guanciata di Sciarra Colonna sopra la faccia di Bonifazio VIII infranse irreparabilmente il triregno. Non essendosi aperta in quel momento la terra sotto i sacrileghi, come a Datan e a Core , il mondo dubitò che Dio stesse davvero (come gli s'imponeva credere sotto pena della eterna dannazione) col suo Pontefice. I colli di Roma non imitavano ancora il monte di Gerusalemme, dove si annidano le volpi ; qualche volta vi ruggiva anche il lione; ma da quel giorno in poi le chiavi di San Pietro, le chiavi della Citt

Fu la prima od una delle prime volte che si parteggiò colá per quelle cosí dette libertá della chiesa gallicana, le quali Sismondi non cattolico ma liberale chiama «diritto di quel clero di sacrificar la coscienza stessa alle voglie del padrone secolare, e di respingere la protezione d'un capo straniero e indipendente contro alla tirannia». Ad ogni modo, accordatisi un mal cavaliero francese, ed un malo italiano, Nogareto e Sciarra Colonna, insidiarono il papa in Anagni; presero la cittá, invasero la casa, insultarono, minacciarono, e fu detto Sciarra battesse il vecchio pontefice di ottantasei anni.