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Notte eterna, profumata e illuminata di fortune alte e definitive nel placido letto della morte. Tutti i giacigli della terra sono inadatti all'amore. Gemono sotto l'amplesso dei corpi, come belve schiacciate e gementi. I giacigli di foglie dell'oasi scricchiolano come passi di ladri. I giacigli dei ricchi sono pieni di gemme impertinenti che spiano.

Lavati e vestiti degli abiti sacri, si collocarono davanti l’altare dove eravi un toro giovine, due montoni, pani azzimi, ed una paniera contenente due specie di schiacciate. Eglino imposero le mani sul capo del toro, che venne immolato pei loro peccati. Poscia Mosè segnò di sangue i quattro angoli dell’altare, ne sparse il resto sulla predella, e dispose sull’altare le partì pel sacrifizio.

Potrebbe forse taluno desiderare, che alcune parole si impiegassero nel render conto nell'arte dai nostri incisori adoperata nella fabbricazione di queste medaglie. Tali però essi fino dal suo principio si dimostrarono da non farne alcun calcolo per la storia dell'arte dell'incisione, ed anzi sembra che molti quella trascuranza vi ponessero, che nel conio delle monete in corso adoperavano. Quindi le imagini vi sono piuttosto schiacciate, che incise; nessuna variet

La sola noia del luogo erano le mosche delle mosche grosse come quelle che vivacchiano intorno ai letami delle mosche pesanti che aleggiavano con un ronzìo greve, che parevano sonnolente anche nell'aria, che si fermavano sul nostro naso, sulle nostre orecchie, sul nostro collo, sulle nostre labbra, sulle nostre mani, senza paura di essere schiacciate dalla nostra collera.

Dopochè i sacerdoti ebbero fatto offerta di tutte le cose sopradette, esse vennero arse sull’Ara. Mosè offrì a Dio in proprio nome il petto della vittima. I sacerdoti mangiarono nel tabernacolo il residuo delle carni che si erano cucinate, come pure i pani azzimi e le schiacciate, e alla dimane si arsero i rilievi.

Fu aperto il secondo cancello, poi il terzo, poi il quarto, il quinto, il sesto, l’ultimo. Parve allora come una tromba d’uragano investisse la moltitudine. La massa delli uomini si precipitò verso il tabernacolo: grida acute squillarono nell’aria mossa da quell’impeto; dieci, quindici persone rimasero schiacciate e soffocate; una preghiera tumultuaria si levò.

copre il viso di Mabima addormentata, con uno de' suoi veli azzurri, poi si alza cautamente e si avvicina a Kabango. Kabango, Mabima è addormentata. Ma guarda, come respira affannosamente. Sembra strangolata dal sole! L'aria è una lana rovente! Il sole trapana il cranio! Anche le nostre voci sono schiacciate dal peso della luce. Il cielo è un blocco di silenzio incandescente!

Una principessa: eppure nessuno di voi ha visto sulla sua testa la corona principesca. È una corona pesante, carica di gemme, di forma poco elegante, difficile ad adattarsi con grazia. La ragione segreta era nella testa un po' grossa della principessa. Non era punto un difetto e lei sollevava il capo con alterigia, ma desiderava nel fondo dell'anima una di quelle teste piccine e schiacciate da vipere. Così non portava mai nastri, mai piume, mai pettini, mai spilloni di brillanti nei capelli: ed i fiori, a grandi gruppi, li appuntava sotto l'orecchio, lasciando che strisciassero sulla nuca, che strisciassero sul collo, producendole un piccolo solletico che le faceva socchiudere gli occhi. Per lo più i fiori erano rossi; quelle rose violente, a bocciuoli stretti, quasi a vita condensata; quei papaveri rossi e leggieri; quelle fucsie della passione cascante, gi

Per parte mia sin dal primo iniziarsi della discussione, il 21 febbraio, con quanta più forza potei, all'annunzio di certe cospirazioni e di certi pericoli, gridai: È falso! È falso! È falso! E l'on. Crispi allora solennemente affermò che c'erano documenti, che avrebbero schiacciate le mie affermazioni! I primi atti, le prime parole e i primi scritti dell'on.

Il collo grosso e corto aveva un giro di granate con un fermaglio rotondo d'oro, grosso come il dito pollice; e le mani tozze, corte, dalle unghie schiacciate, erano sovraccariche di anelli. Appena vide entrare il signor Lograve, quella donna esclamò: Presto, presto, sor Lorenzo... Venga a casa... Sua moglie sta malissimo. Peggio di quando sono uscito? Assai peggio. È lei che ti manda?