United States or El Salvador ? Vote for the TOP Country of the Week !


Non le vedo il viso poichè le lampade illuminano soltanto i tappeti. La Marchesa apre un poco il mantello per offrire alla luce i suoi pantaloni turchi Calot in broccato oro vecchio orlati di pizzi veneziani. Ripete più volte il gesto di tirar sul seno una fascia d'oro vecchio che conduce giù i miei sguardi agli scarpini turchi oro vecchio con fibbia nera e tacchi alti madreperlacei.

Lo vedo. Giorno per giorno, come usava lei, pago la padrona affinché non disponga delle due stanze che lei occupava. Mi reco tutte le sere a visitarle, a guardarle, a sentirle. La sua biancheria, i suoi abiti, i suoi scarpini, i suoi profumi, i suoi lapis, i suoi cosmetici, sono al posto dov'erano, nel medesimo disordine, immobilizzato.

Chi non avea servitore, poteva averlo, non si restava da farla da cameriere a stesso, preparandosi per la danza, tranquillamente lustrandosi gli scarpini, spazzolandosi i calzoni e la giubba con quella stessa mano che, calzato il guanto color canario di pelle venuto da Napoli, avrebbe poche ore dopo guidato qualche scelta damigella alla contradanza francese.

La chiesa di Bevadoro puzza come una stalla ed è piena di contadine che hanno un odore forte, belle vesti a colori. Alcune zoccolanti. Altre fruscianti in calze di seta e scarpini. Siamo seduti sul primo banco. Don Luca, prete di Bevadoro, rude sessantenne, abbronzato, ha due piccoli ragazzini di otto anni che servono la messa. Sembrano ammaestrati.

Come a dire? La nostra livrea è la nostra gogna. E la parrucca, poi? E con questo, una parrucca di stoppa, bianca della farina che il vento ci caccia negli occhi e ci accieca, e nel naso e ci fa starnutire dodici ore al giorno! Mi pare che basti che ci accimorrino con li scarpini, le calze di seta e le brache corte. Essi non

Girando lo sguardo in torno smarrito, scorsi sul tappeto gli scarpini lucidi e sottili, su la spalliera d'una sedia le lunghe calze di seta cinerina, le giarrettiere d'amoerro, un altro oggetto di segreta eleganza, tutte cose di cui i miei occhi d'amante s'erano gi

Ridottosi in camera, si pose in gamba le meglio brache del suo corredo; indossò un panciotto ed un giubboncello di seta, ornati assai bene di sopragitti lungo le occhiellature, alle pettine, ai paramani; calzò un paio di scarpini leggeri; e tornato fuori prese la via verso il palazzo della Marchesa. L

Con la mano sinistra ora raccoglieva sul fianco la vestaglia, e appariva da quel lato, fino al polpaccio, la gamba calzata di seta nera; a' piedi aveva scarpini bianchi, trapunti, d'un taglio elegante, e li trascinava su pel sudicio selciato del cortile. Certo era stata bella un tempo: ma adesso faceva paura. La sua voce rauca, alcoolizzata, d'un timbro maschile, superava tutte le altre.