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V'era una bambina coi capelli arruffati, sudicia, scalza, insistentissima; non appena un soldo veniva gettato, ella si slanciava e lo disputava ai maschi, rotolandosi con loro per terra; la scena crudelmente selvaggia stupiva Lidia, la quale non riusciva a persuadersi che la monella appartenesse al medesimo sesso di lei.

Vi piace questo Chateau-Laros, caro Giovanni? È del settanta. Epoca memorabile!... Il settanta!... Anche allora la politica a coeur léger, ricordatelo, è stata quella che ha perduto l'Impero! Mah!... E qui, da noi?... Non vedo uscita!... Di questo passo, andiamo incontro allegramente al nostro Sedan.... Alla bancarotta del senso morale! Che cosa rappresentano il Bonforti e il Ghirlanda alla Camera?... Lo scandalo: nient'altro. Lo scandalo eretto a sistema, lo scandalo che getta il discredito sul governo, sul parlamento, sul paese, e che scalza, pensateci, caro Giovanni, che scalza.... Cantasirena col petto di una pernice

Questa oramai era nel suo tredicesimo anno; diveniva sempre più alta, più pallida; i bei capelli neri le scendevano fin sotto gli ómeri. Spesso era scalza; la succinta gonnella rossa, di un vecchio percallo stinto, sfilacciato, con macchie d’erba e di ruggine, le scopriva i nodelli asciutti, esili, delle ginocchia scure.

Sulle prime, essa rise ed esitò; poi sparì per pochi istanti, durante i quali Nunziata si sentì venir male. La giovinetta riapparve, scalza ed avvolta in lievi drappeggiamenti. E danzò. Danzò, rosea e fine come un petalo di fiori di pesco. Pareva l'incarnazione di tutte le primavere. E Nunziata fu di nuovo morbosa. Nino era disperato.

A quest'assalto d'indomati affanni Arde la fronte. Una vampa ti assale, Misera donna, qual di sabbie aduste Pregne di sangue. Nell'odor del sangue Balzi la notte esterefatta e scalza Discendi a supplicar qualche rugiada Dal ciel che brilla immobile sul capo.

Vada dove lo inviano i cappuccini o dove il suo carnefice l'invia: torniamo a' nostri snelli parigini, perocch'è giunta la bizzarra mia. Rugger di notte in Parigi entrar volle, come prudente, per fuggir le folle. Bradamante, ch'è a letto, fuori balza; si mette una vestaglia e va a incontrallo, corre giú per la scala cosí scalza; le poppe vizze ha fuor, che fanno un ballo.

E si mescolarono a quello schiamazzo spaventevole le apostrofi più insultanti, le più feroci invettive, delle risate scroscianti, delle frasi impure e minacciose. Intanto la scala de' dormitorii seguitava a rifornire il cortile: ora, più lentamente, scendevano le anziane, orribili megere, discinte, qualcuna scalza perfino, qualcuna appoggiata a un bastone. Vi fu un momento di silenzio.

Presero per il viottolo del poggio fra due filari di piante. Nell'afa calda e rosata del giorno agli ultimi bagliori, stagnavano i profumi troppo dolci e acuti dei mille fiori de' giardini. I contadini rincasavano con gli attrezzi in ispalla; una donna scalza, dalle gonnelle succinte, al di l

Verso le quattro ella sentì il marito che, uscendo di camera, andò nel salottino, poi aprì l'uscio che dava nella galleria e subito dopo lo richiuse e si coricò, ed ella, sempre con l'occhio e l'orecchio alla porta, spiò il momento in cui don Pio si era addormentato, e, scalza, per non fare alcun rumore, andò ella pure nella galleria al buio, tastò sulla tavola dove il principe soleva mettere le lettere, che Giorgio recapitava in mattinata, ne trovò una sola, l'afferrò e rientrò in camera sua tremante, come se avesse commesso un delitto di sangue.

Quando vedeva una frotta di ragazzi in strada, chiamava a il più grande e gli dava qualche soldone perchè comperasse e distribuisse con giudizio una manata di zuccherini. La frotta scalza pigliava la corsa per la piazza come uno stormo di passeri, gridando: Viva el scior Ambroeus!