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I magistrati, i savii e gli anziani erano scomparsi... I cittadini pei larghi sbocchi delle vie si disperdevano, affrettando il passo come a fuggire un luogo di desolazione.

Restavano gli sbocchi dell'Appennino, e questi oramai, col suo stratagemma di ritirata, occupava l'esercito. Tardi si avvide Galeotto dell'inganno, ma non volle altrimenti si dicesse avergli ciò fatto perdere il tempo, e fresco ancora di quelle sue domestiche allegrezze guidò il fiore de' suoi a sloggiare il nemico da Gorra.

Búttati giú per questa strada, e come sei a quel cantone che ti in faccia, torci il collo a man dritta; e quando sbocchi in quei cessi e lordure, cala giú finché darai di petto in un uscio: poi rovescia gli occhi su, ché vedrai l'insegna della fistola: il vicolo si dice del Maltivegna, incontro la casa di Perotto Malanno. PELAMATTI. A te oh come starebbe bene questa casa!

La fortezza di Verona era diventata, ai primi di luglio del 1796, la loro principale base d'operazione contro l'esercito mobile degli Austriaci e contro la piazza di Mantova, il punto d'appoggio contro gli sbocchi dal Tirolo e dalla Val Sugana, la tappa intermedia dal Milanese e dal Bresciano nella vagheggiata marcia dei Francesi alla volta di Venezia, del Friuli e dei confini occidentali dell'Impero .

Un corpo di cavalleria muovendo da S. Felice si dirigeva lungo gli spalti esterni verso Porta S. Mamolo, minacciando d'impadronirsi degli sbocchi e dei Colli che da quel lato sovrastano e dominano la citt

Gli austriaci senz'altro cominciarono l'attacco lungo la linea che da Porta San Felice stendesi a quella Galliera, punto formidabilmente battuto. Da porta Galliera la mitraglia contro la strada diretta recava danni gravissimi; cannoni, dalla Montagnola e da piazza d'armi, fulminano contro le case e gli sbocchi delle vie.

Gli otto complici dell'ex-liberale erano in parte stati appostati nei dintorni dell'Albergo Vittoria, in tutti gli sbocchi da dove poteva capitare la vittima. Quattro di loro tenevansi in agguato in una gondola ben pagata, con istruzione segreta, di sbarazzarsi anche del gondoliere a cose finite per non avere indiscreti testimoni, che potessero deporre contro di loro.

Appostò indi un battaglione del primo Reggimento in faccia a Giubiano, e intorno alle alture circostanti di Boscaccio e vi appoggiò il suo centro; collocato tra Villa Pero e la Villa De Cristoforis a San Pedrino, il rimanente del primo Reggimento sotto il comando di Cosenz, e fatta asserragliare anche quella strada, afforzò la sua destra dal lato di Milano; richiamò Bixio da Sant'Andrea, senza tralasciare di far battere da frequenti pattuglie a grande distanza la strada di Laveno, munì di barricate tutti gli sbocchi di Varese e provvedere così alla sua seconda linea; infine prescritte come eventuali linee di ritirata le strade di Induno e Sant'Ambrogio, tutto ispezionato co' suoi occhi, a tutti comunicando la sua intrepidezza e la sua fede, attese di piè fermo il nemico.

Non movevano puramente dal proposito di procurare all'esercito trionfi comodi e a buon mercato, di mostrare ancora una volta al mondo i britanni come i caudatari della Francia, di consentire all'impero di elevare a stesso il panegirico che le sue armate avevano vinto in quattro parti del mondo: ma anche di aprire nuovi sbocchi al commercio.

A prolungare fino all'ultimo il tormento morale dei pazienti si faceva procedere lentissimo il convoglio: tanto che giunsero sulla Piazza de' Cerchi dopo un'ora di cammino! Erano le sei e mezza antimeridiane. La piazza dei Cerchi era vuota di popolo, chè gli armati che ne occupavano gli sbocchi impedivano a chiunque l'accesso. V'era solamente disposta in quadrato la truppa degli zuavi.